(Adnkronos) – Milano, 2 Febbraio 2024. Andrea Montanino, Capo Economista e Direttore delle Strategie Settoriali e dell'Impatto presso Cassa Depositi e Prestiti, ha recentemente partecipato all'evento congiunto del Corriere della Sera e CDP, intitolato "Italia 2024: le imprese e la sfida della crescita sostenibile". Nel corso di questo incontro, Alessandra Puato, giornalista del Corriere della Sera, ha dialogato con Montanino riguardo le prospettive economiche per il prossimo anno. Si è discusso delle sfide chiave che le imprese italiane andranno a fronteggiate nel 2024, in particolare l'adempimento ai criteri di sostenibilità ambientale e adesione agli standard ESG, oltre al processo di internazionalizzazione. Montanino ha fornito una dettagliata visione delle aspettative e degli obiettivi per le aziende italiane nel contesto di un'economia sempre più globale e attenta all'ambiente. Andrea Montanino di Cassa Depositi e Prestitiha discusso le prospettive di un potenziale rallentamento economico in Italia nei primi mesi del 2024, mettendo in evidenza i fattori che contribuiscono a questa previsione: “Tra i segnali che portano a prevedere un rallentamento nella prima parte dell'anno c’è quello relativo alle le condizioni del credito che stanno diventando sempre più stringenti sia dal punto di vista del costo sia dal punto di vista dei requisiti che le banche chiedono alle aziende. Le famiglie, inoltre, hanno dovuto erodere risparmi per far fronte ad un'inflazione molto forte durante la seconda parte del 2022 e nel 2023, fattore che ha portato ad una diminuzione del potere di acquisto”. Andrea Montanino sottolinea che l'attuale scenario geopolitico internazionale contribuisce a un deficit di fiducia tra gli investitori. Citando le tensioni della guerra in Ucraina e il conflitto tra Israele e Palestina come fonti di instabilità globale, Montanino predice possibili correzioni pessimistiche dei dati economici: “Con l'uscita dei nuovi dati dei principali enti di previsione economica, dovremmo aspettarci revisioni al ribasso. Il Fondo Monetario Internazionale, ad esempio, il 30 gennaio presenterà le proprie stime aggiornate sull'economia mondiale, inclusi i nuovi numeri per l’Italia”. Andrea Montanino precisa come ci siano una serie di elementi che potrebbero controbilanciare, almeno in parte, questo quadro negativo: “Il primo riguarda la ripresa del reddito disponibile delle famiglie: oltre il 40% dei dipendenti del settore privato oggi sono in attesa di un rinnovo contrattuale. Nei servizi oggi ci sono milioni di lavoratori che aspettano il rinnovo dei contratti da quattro anni. La legge di bilancio ha stanziato 8 miliardi di euro per i contratti pubblici ed è probabile che assisteremo ad una serie di rinnovi importanti da un punto di vista numerico. Questi rinnovi dovrebbero portare ad un aumento delle retribuzioni che potrebbe essere doppio rispetto a quella che sarà la crescita del tasso di inflazione nel corso del 2024. Gli aumenti dei salari e i rinnovi contrattuali potrebberoessere utili per il recupero del potere d'acquisto”. Andrea Montanino aggiunge che l’attuale mercato del lavoro risulta essere particolarmente dinamico: “Stiamo vivendo il massimo storico di livello occupazionale in Italia, un segnale che suggerisce un numero crescente di persone con reddito e, di conseguenza, con maggiore capacità di spesa”. Andrea Montanino parla poi del secondo fattore che potrebbe controbilanciare quegli elementi negativi che stanno rallentando la crescita economica: “Il secondo fattore che potrebbe portare delle sorprese positive è il PNRR, il grande piano di investimenti e riforme finanziato dall’Europa. Ad oggi l’Italia ha già ricevuto 102 miliardi di euro dalla CommissioneEuropea ed ha chiesto la quinta tranche per 10,5 miliardi. Dopo una prima fase di preparazione dei cantieri, il 2024 dovrebbe essere la fase dell'avvio in maniera massiva delle opere di investimento.Accanto alle questioni prettamente finanziarie, segnalo che il Governo ha recentemente effettuato una revisione del PNRR, andando ad eliminare tutte una serie di progetti di difficile realizzazione; ciò potrebbe portare un aumento di investimenti più marcato rispetto a quello che ci aspettavamo”. Andrea Montanino è stato poi interrogato sul tema delle nuove forme di globalizzazione, con le quali si dovranno interfacciare le aziende che vogliono espandersi all'estero. Montanino entra nel dettaglio parlando di evoluzione della globalizzazione: “Siamo di fronte ad un'evoluzione della globalizzazione, oggi la parola di moda è frammentazione.L'idea di un 'supermercato globale', accessibile a tutti per acquistare beni di consumo o intermedi a basso costo da rielaborare e rivendere, rappresenta un modello di globalizzazione ormai superato in quanto la frammentazione ha modificato questo scenario passato. Oggi siamo di fronte ad uno scenario diverso che ci accompagnerà nel corso degli anni che a me piace chiamare globalizzazione 2.0; un'evoluzione della globalizzazione dove scopriamo che non tutti i paesi e non tutti i prodotti sono uguali, non solo per le considerazioni legate al costo ma anche per tematiche legate alla sicurezza dell'approvvigionamento e allasicurezza nazionale. Questi temi entrano in qualche modo nei processi decisionali sia dei consumatori ma anche dei produttori”. Per Montanino, in quest'epoca, la sicurezza è un attributo cruciale di un prodotto; le aziende valutano attentamente i rischi associati durante l'acquisto, ad esempio, la possibilità di interruzioni nella catena di fornitura dovute a pandemie o blocchi nei canali di spedizione come quello di Suez. Contemporaneamente, prevale il bisogno di dimostrare che i prodotti sono stati realizzati seguendo principi sostenibili, una pratica che sta acquisendo prominente rilevanza nell'interesse degli investitori. In questa nuova fase della globalizzazione, secondo Montanino, diventa fondamentale per i paesi la capacità di formare catene del valore produttivo con nazioni che sono o vicine geograficamente o amichesotto un punto di vista politico. Andrea Montanino parla delle opportunità dell’Italia sotto questo punto di vista: “In questo contesto l’Italia ha delle opportunità importantiperchél’Europa sta attuando una strategia finalizzata all’essere sempre più autonoma in alcune produzioni rilevanti dal punto di vista della sicurezza del suo sistema economico. Si parla di autonomia strategica europea e in questo contesto l'Italia, che ha mantenuto una forte capacità produttiva e ha delocalizzato meno rispetto agli paesi europei, ha una possibilità importante di tornare ad essere un pezzo importante delle filiere produttive europee. Questo potrebbe comportare un allargamento della filiera ai paesi della sponda sud/est del Mediterraneo e di conseguenza le aziende italiane potrebbero essere un ponte tra la piccola impresa che produce a basso costo nella sopracitata sponda sud/esti grandi assemblatori del centro e nord Europa”. Andrea Montanino sottolinea, infine, le promettenti prospettive per l'esportazione del Made in Italy, evidenziando la crescita dei consumi negli Stati Uniti come un'eccellente opportunità per i produttori italiani. Inoltre, Montanino evidenzia l'espansione della classe media nel sud-est asiatico dove, nei prossimi cinque o sei anni, si attende che circa 120 milioni di nuovi consumatori in Cina e India aumentino la loro capacità di spesa, aprendo ulteriori e significative possibilità per il settore del lusso italiano. Responsabilità editoriale: TiLinko – Img Solutions srl —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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