Alla Domus va in scena la sfida tra pericolanti, rossoblucontro gialloblu
Classifica deficitaria per entrambe le compagini, chi dovesse accalappiare l’intera posta lascerebbe momentaneamente la zona rossa; considerando l’altra sfida salvezza di sabato Como-Monza, rispettivamente terzultima e penultima, queste due sfide sono assolutamente da non perdere.
Classifica PRIMA della gara Classifica DOPO della gara
Parma 12 Cagliari 14
H.Verona 12 Parma 12
Lecce 12 Hellas Verona 12
Cagliari 11 Lecce 12
Genoa 11 Genoa 11
Como 10 Como 10
Monza 9 Monza 9
Venezia 8 Venezia 8
CRONACA
Subito in avvio, minuto 1, neanche il tempo di sedersi ed ecco che l’Hellas porta un tentativo con Tengstedt, nulla di fatto. Minuto 5, cross di Augello su corner, Mina scarica verso la porta di Montipo‘, palla fuori. Minuto 8, ancora Augello al cross per Piccoli che di testa spedisce sul fondo. Minuto 10, Piccoli per Luvumbo, l’angolano la piazza in mezzo all’area e Bradaric quasi quasi infilava il proprio portiere. Un minuto dopo è Livramento che quasi mette dentro la rete ma Mina in scivolata respinge il pallone velenoso dell’avversario. Minuto 27, assurdo cartellino giallo guadagnato da RazvanMarin che dopo avere perso palla per troppa sicurezza interviene rovinosamente su Suslov, inevitabile l’ammenda dell’arbitro Mariani di Aprilia; questo cartellino renderà il Rumeno nervoso e poco combattivo, ragione che metterà nelle condizioni Nicola di sostituirlo ad inizio ripresa con Adopo. Minuto 33, sembra che Gabriele Zappa abbia una fiducia estrema nei propri mezzi e che sia non un difensore ma un attaccante tant’è quando da un cross di Augello semplicemente perfetto l numero 28 rossoblù impatta in maniera perfetta la sfera , Montipò inizialmente sorpreso compie un miracolo, la Domus freme. Minuto 41 si vede il Verona con Tengstedt ma non impensierisce Sherri. Minuto 45, si fa vedere Luvumbo che calcia a botta sicura da fuori area ma la palla che si spegne sul fondo. La dura legge del gol, come cantavano gli 883 si stava materializzando nell’unico minuto di recupero quando Suslov serviva Bradaric che a sua volta serviva Lazovic, porta spalancata per il Serbo, palla incredibilmente fuori.
Ripresa e subito il Verona si fa pericoloso, minuto 56, cross di Tchatchoua e Lazovic di testa colpisce la traversa. Passano due minuti, cross di Augello, Magnani quasi quasi la buttava dentro la sua porta. Minuto 59 fuori Lapadula e Zortea, dentro Viola e Felici; quest’ultimo sarà una mossa azzeccata particolarmente gradita dal pubblico a fine gara. Sei minuti dopo è l’ora dell’Hellas di far cambi, entra Sarr ed esce Livramento. E poi ancora al minuto 72 un altro cambio per Zanetti, dentro Kastanos e Harroui per Tengstedt e Lazovic. Due minuti e arriva la rete-vittoria del Cagliari quando un ispiratissimo Felici scambia con Makoumbou che serve a sua volta Piccoli che infila la porta veneta, gioia sugli spalti esultanti. Neanche il tempo di esultare che Nicola cambia subito, minuto 75, esce l’autore del gol Piccoli ed entra Pavoletti, che ha festeggiato in settimana il compleanno. Minuto 78 un tiro di Bradaric viene respinto quasi per caso da Mina che si trovava in terra in area, pericolo scampato. Ancora cambi in casa Cagliari, minuto 81, dentro Obert e fuori Luvumbo, Nicola si vuole proteggere. Anche gli scaligeri effettuano le ultime sostituzioni, minuto 83, fuori Suslov e Belahyane, dentro Mosquera e Lambourde. Minuto 86, Adopo da fuori area impensierisce Montipò. Minuto 87, il Cagliari vicino al 2-0, Viola al tiro, Montipò respinge alla bene e meglio, sfera che arriva a Obert, altro tiro, Montipò respinge ancora su Obert che priva ancora e il portiere neutralizza definitivamente.
RIFLESSIONI
Gara spigolosa. entrambe le squadre non volevano perdere ed hanno effettuato diversi tentativi per portare a casa l’intera posta; la traversa colpita da Lazovic al minuto 56 aveva allarmato i padroni di casa con un portiere Sherri non impegnato a dovere, forse per fortuna, perché non è sembrato sicuro in alcuni interventi.
Proprio questa alternanza Sherri-Scuffet è una questione molto aperta, sembra di essere tornati indietro di un anno quando Sir Claudio Ranieri, dopo avere inizialmente glissato sugli errori di Radunvic non ha potuto fare a meno che promuovere SimoneScuffet come titolare e i risultati sono stati eccellenti. A distanza di un anno e ci siamo di nuovo, stesso problema, una serie di prove negative, soprattutto a Roma con la Lazio in occasione della prima rete dei biancocelesti ha evidentemente persuaso il tecnico piemontese al cambio alla guardia dei pali; si sentono voci di acquisto di un ulteriore portiere a gennaio al mercato di riparazione, si vedrà se la Società rossoblù vorrà mettere sotto contratto un più esperto guardiano dei pali, certamente allo stato attuale la destabilizzazione di Scuffet sembra all’apice anche se in conferenza Nicola ha dichiarato che ci sarà alternanza. Non è chiaro in base a cosa; immaginiamo che la forma e gli allenamenti saranno loro a decidere chi difenderà la porta nella prossima gara di Firenzedi domenica prossima alle ore 12.30, un lunch time dove una buona Fiorentinaalla bracesarebbe un prelibato piatto da mangiare per i tifosi sardi che non vedono i tre punti in Toscana da parecchio tempo, che sia arrivata la volta buona ?
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