FORMAZIONI INIZIALI:
Cagliari (4-4-2): Scuffet, Augello, Yerri Mina, Dossena, Nandez, Deiola, Jankto, Makoumbou, Gaetano, Luvumbo, Lapadula
Napoli (4-3-3) : Meret, Mazzocchi, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera, Anguisse, Lobokta, Zielinski, Osimhen, Kvaratskheila, Raspadori
MARCATORI: 65′ Osimhen, 96′ Luvumbo
PREAMBOLO: In Sardegna un’importante domenica alle urne. Mentre a Cagliari, un tiepido sole, ma si abbatte un venticello molto fresco. Unipol Domus si riempie lentamente, si sfiora il sold out anche oggi, con 16.382 spettatori. Mentre il cielo, si riempie di le nuvole, il fenicottero Pully fa il tradizionale giro di campo. I rossoblù, di Mister Ranieri, devono obbligatoriamente, tornare a vincere, per ottenere una salvezza del tutto possibile. Prima in campionato per il Napoli di Calzona, subentrato a Mazzarri, che vuole confermare la buona prestazione contro il Barcellona.
CONSIDERAZIONI: Un Cagliari duro a morire, che all’ Unipol Domus, non si arrende mai e acciuffa un pareggio straordinario al 96′, quando tutto faceva pensare ad un’ennesima “mazzata”. Un punto prezioso, e meritato, in chiave salvezza, permettendo di agganciare Verona e Sassuolo.
PARTITA: Il Signor Pairetto di Nichelino fischia l’inizio delle ostilità. Un primo tempo, pressoché sulla stessa bilancia, con la prima occasione importante del Cagliari. un pericoloso assist di Zito Luvumbo al 16′, per Jankto, ma palla che sfiora il palo. Poi Kvaratskheila strattona Yerri Mina (il nostro Aristoteles della Longobarda di Oronzo Canà, nel famoso film “L’allenatore nel pallone). Ancora Cagliari e ancora Zito, pochi minuti dopo al 23′, per Lapadula ma che sbaglia clamorosamente. Poco dopo, il cileno si ripete di testa, ma Meret para con tranquillità. Al 28′ è il Napoli a mettere i brividi, con tiro da fuori di Raspadori, ma Scuffet è pronto a rispondere. Un Cagliari che sembra prendere le redini della partita, al 32′ passa in vantaggio con un autogol di Rrahmani, ma il VAR decide di annullare, per un braccio in fuorigioco, di Lapadula. La partita rimane invariata, sino al fischio del direttore di gara, che manda tutti a bere un te caldo.
Inizia la seconda frazione di gara, sino al gol di Osimhen che in testa insacca, un cross di Raspadori che sfugge ad Augello. 0-1
Poco dopo, il nigeriano sfiora il raddoppio, ma gli viene negato, prima da Scuffet e poi da se stesso, sbagliando a porta vuota. Il Napoli al 90′ ha l’occasione di chiudere la partita con Politano, che sbaglia. Errore che costa caro, ai Campioni d’Italia, perchè al 96′ Dossena serve a Zito un pareggio meritatissimo, che di testa batte Meret. Esplode di gioia l’Unipol Domus, 1-1
SALA STAMPA:
Ranieri orgoglioso dei suoi ragazzi che non si sono arresi, ed in extremis hanno recuperato il Napoli. Continua dicendo che non meritavano di perderla. Grazie anche ai tifosi, abbiamo pareggiato una partita, che non meritavano di perdere. Dimostriamo a noi stessi e ai tifosi, che ci salveremo. La prossima ad Empoli sarà dura, ma dobbiamo continuare a lottare. La Stagione diventa importante, ma siamo consapevoli dei nostri mezzi e le capacità per salvarci tutti insieme.
Poi Calzona dichiara che hanno gestito male la partita, la partita con il Barcellona è una partita importante, ma finché la matematica non li condanna devono arrivare il più lontano possibile. Ora si pensa partita per partita.
Poi Scuffet, parate importanti, ma dobbiamo continuare a lottare.
CONSIDERAZIONI FINALI: Un Cagliari che,all’ Unipol Domus, non si arrende mai e acciuffa un pareggio straordinario al 96′, quando sembrava un’ennesima “mazzata”. Un punto prezioso in chiave salvezza, permettendo di agganciare Verona e Sassuolo
Daniele Cardia
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