«Così voglio dire a questo bel cielo sereno che si colora d’azzurro
Che sono sempre presente
E che non è vero come dice qualcuno: quello è diventato un po’ scemo
Non capisce più niente
E’ che il dolore ha il sopravvento
e la voce di chi mi vuol bene»
“Per sempre presente” di Lucio Dalla
“Sono sempre presente”, anche in un nuovo contesto lavorativo. Questa è la parola d’ordine della “Cooperativa Controvento” di Assemini, comune a pochi km, da Cagliari. Una prerogativa di questo luogo magico ed incantevole è quello di aver pensato alle esigenze alimentari di tutti. Qui, potranno soddisfare i loro palati, sia di chi desidera, una cucina cosiddetta tradizionale, ma soprattutto, saranno soddisfatti chi è costretto ad una dieta senza glutine e/o senza lattosio, ma anche vegetariani e vegani. Hanno realizzato due cucine differenti, a norma di legge. Sono molto attenti e scrupolosi.
Questo Progetto della gastronomia, nato con l’inaugurazione del 28 febbraio scorso, ci ha spiegato William Salis, coordinatore della cooperativa che gestisce un centro diurno, composto da ragazzi con disabilità intellettiva.
Su esigenza dei ragazzi che avrebbero voluto lavorare e di emanciparsi, nasce una piccola figlia, una seconda cooperativa “Noi Altri” con il solo scopo, dell’Inclusione lavorativa. Hanno costituito infatti, una Gastronomia Inclusiva, la prima a Cagliari, che fonda tra loro personale normodotato e personale con disabilità intellettiva. Ma chiunque di noi, vorrebbe acquistare un piatto pronto, magari da portarsi a lavoro, capisce subito, che non ci sono differenze di nessun tipo, sono abbattute tutte le barriere. L’inserimento di chi ha maggiori difficoltà intellettive, in un contesto lavorativo, riteniamo sia fondamentale. Questo inserimento però, giustamente, la cooperativa con la collaborazione di psicologi, pedagogisti e educatori professionisti, ha deciso di avviarlo gradatamente. Infatti i ragazzi, attualmente, si dedicano all’accoglienza, e dopo Pasqua verranno inseriti anche, dietro il banco a servire i clienti, ed in cucina”.
Michela ed Andrea, due ragazzi coinvolti nel Progetto, ci dicono che si trovano molto bene, per ora gli piace molto dedicarsi all’accoglienza dei clienti, e scherzando Andrea ci dice anche che, William è una brava persona.
Abbiamo chiacchierato inoltre, con Valentina Meloni, Presidente del Progetto della gastronomia Noi Altri. «Un progetto studiato per le esigenze dei ragazzi, con percorsi facilitati, come ad esempio, la possibilità di poter distinguere, con vassoi di colore diverso (rosso e giallo) il cibo con il glutine, da quello senza glutine. I ragazzi sono già stati tutti formati, con una Formazione durata più di un anno. E a differenza, di una qualsiasi altra gastronomia, le porzioni sono a pezzo e non a peso. Ed il packaging è sostenibile all’ambiente. Il Progetto è “partito” molto bene, ed è stato accolto calorosamente, anche dal Quartiere».
Questo della Gastronomia Inclusiva è un bellissimo Progetto vincente. In città esistono già, due realtà, ma sono un ristorante ed una pizzeria, come la Locanda ed il Circolo dei Buoni e dei Cattivi, della Fondazione Domus de Luna. Speriamo che questi bellissimi progetti, non rimangano isolati, ma che ne possano nascere anche altri, perché la disabilità si deve annullare e dev’essere equiparata ad altri lavoratori. La Cultura della nostra Società, forse un Domani, arriverà a non pensare: “lì ci sono i camerieri disabili”, ma semplicemente: “qui si mangia molto bene”.
Franco Basaglia, uno psicologo trentino, che ispirò la legge del 1978, per la chiusura dei manicomi, diceva:
«Visto da vicino, nessuno è normale»
Daniele Cardia
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