Da Svevo a Saba, Trieste ha il suo Museo della Letteratura

(Adnkronos) – Aprirà ufficialmente nella primavera 2024 ma si è concesso per un ampio sguardo di anteprima oggi, martedì 19 dicembre, in omaggio al compleanno dello scrittore Italo Svevo (1861-1928), nume tutelare della Trieste letteraria: è Lets, il nuovo Museo Letteratura Trieste ideato e promosso dall'Amministrazione comunale quale "luogo di incontro, di progettazione e di realizzazione delle attività della città letteraria". E' uno spazio in cui conoscere meglio molte voci letterarie iconiche del Novecento: prime fra tutte quella di Italo Svevo, al secolo Aron Hector Schmitz, festeggiato oggi con una generosa visita agli spazi che lo raccontano, allestiti in sinergia con il Museo Sveviano a Palazzo Biserini, nella centralissima Piazza Hortis dove da vent'anni sorge la statua dell'autore di "La coscienza di Zeno".  Il Museo Lets – Letteratura Trieste schiuderà vaste aree dedicate anche a James Joyce e Umberto Saba, voci letterarie eccellenti del Novecento letterario internazionale che si sono incrociate a Trieste. Ma sarà, in generale, la 'casa' di tante anime culturali e linguistiche riunite nel nome della letteratura: un luogo nel quale si potrà incontrare la storia della città nelle parole dei suoi scrittori e imparare a conoscerla in tutta la sua complessità e ricchezza.  Affacciandosi alla 'Libreria' suddivisa in 19 moduli tematici con 7 postazioni girevoli, con teche multifunzionali e postazioni interattive e con una dotazione di 1012 libri a disposizione del pubblico, si potranno apprezzare e approfondire tanti aspetti di questo ricco e variegato mondo letterario e di conoscerne i protagonisti di ieri e di oggi: da Claudio Magris a Boris Pahor, da Mauro Covacich a Susanna Tamaro, Pier Antonio Quarantotti Gambino, Fulvio Tomizza, Giorgio Pressburger, Paolo Rumiz, Pino Roveredo, Anita Pittoni, Carolus Cergoly, Bobi Bazlen, Virgilio Giotti, Pietro Spirito, Giorgio Voghera. In prossimità della Libreria si accede al "Cinematografo delle Storie", uno spazio che racconterà Trieste e la letteratura attraverso il cinema, interpretando in questo modo l’interesse che la città suscita in molti registi che la scelgono come set, ma anche di libri che si sono trasformati in film. Tante le suggestioni legate a Trieste così come è stata via via declinata in letteratura nei suoi aspetti più celebrati – la città mitteleuropea, la città dei caffè e del Carso, della frontiera e della diplomazie – e in quelli complessi e talvolta sofferti, legati alle vicissitudini storiche del secolo breve.  Imperdibile, nell'area dedicata a Italo Svevo, una "postazione freudiana" con divanetto nero di prammatica, la colonna sonora che si leva sulle note della "Ciaccona" di Bach, e uno schermo per ‘proiettare’ le visioni interiori cui hanno dato voce, insieme al grande autore, i tanti epigoni delle generazioni successive. Il progetto Lets – Letteratura Trieste nasce dalle esperienze preziose dei musei letterari dedicati a Italo Svevo e James Joyce, caratterizzati da un immenso patrimonio immateriale nel segno di Trieste capitale letteraria di alcune delle maggiori esperienze novecentesche. Il percorso museale sarà caratterizzato dalle grandi metafore della narrazione della modernità: e una edicola della Storia conterrà i dettagli utili al visitatore per comprendere le dinamiche culturali e letterarie; Ancora la postazione Le voci sulle onde consentirà al visitatore di ascoltare gli audiolibri del progetto Letslisten, con interviste e programmi radiofonici, e molto materiale sonoro. Nel pomeriggio di oggi l'anteprima accoglierà il pubblico, che ha fatto registrare un immediato sold out in prenotazione per le quattro visite programmate: un ottimo segnale dell'interesse della città per il progetto incardinato dal Comune di Trieste. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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