Forse, aveva ragione Teresa Mannino, durante la terza serata del Festival di Sanremo 2024, con una battuta ha detto che se succedesse qualcosa nel mondo, non lo sapremo mai, perchè i giornalisti erano tutti all’Ariston.
Ma è anche vero che, questo Festival non è ancora terminato, e a parer nostro, è promosso a pieni voti, perchè è stato capace, di coniugare insieme alla MUSICA, ironia e tanti messaggi SOCIALI. Incominciando dagli ospiti delle prime due serate: Daniela Di Maggio, che legge una straziante lettera, mamma di Giogio Cutolo, morto ad agosto per una lite per un parcheggio o l’esibizione commuovente del Maestro Giovanni Allevi.
Saremo i soliti moralisti, ma abbiamo preferito canzoni sociali, quindi, spero che Renga e Nek, non me ne vogliono, ma “Pazzo di Te” e tutte le canzoni sull’amore, forse non attirano più.
Infatti, secondo i pronostici ci sono piaciute, Canzoni candidate alla vittoria, come:
Angelina Mango, con la sua “Noia” è vedere questo stato d’animo, come una rinascita;
Annalisa, con la sua “Sinceramente“, che parla di libertà e accettazione;
Loredana Bertè, con la sua “Pazza“, è un invito ad essere sempre, se stessi;
Ma anche, Canzoni con temi importanti e più “pesanti”, che probabilmente, non arriveranno neanche sul podio, ma che lanciano un messaggio Sociale importante, e crediamo che avranno dei riconoscimenti importanti o saranno molto ascoltati sulle radio o verranno cliccati su YouTube:
Ghali e D’Argen d’Amico, con le loro canzoni: “Casa Mia” e “Onda Alta”, molto orecchiabili, che ti fanno ballare, ma che entrambe trattano il tema delicato della migrazione;
La Sad, quelli punk con i capelli colorati, che con gran sorpresa, in “Autodistruttivo” trattano il tema del suicidio;
Mr. Rain, non più una rivelazione, con la sua “Due Altalene“, parla con delicatezza della perdita di un figlio da parte di un genitore;
Fiorella Mannoia, con la sua “Mariposa“, inno all’emancipazione delle donne e dell’orgoglio femminile;
Ed infine, la canzone di chi amiamo tutti quanti: I Ricchi e Poveri capaci di conquistare intere generazioni, che a settant’anni, si reinventano con “Ma non tutta la Vita“, canzone all’insegna del carpe diem, cogli l’attimo e non rinviare mai a domani.
Amadeus nuovamente, è stato bravo, a reinventare un Festival spumeggiante.
Insomma, un Festival all’insegna del Sociale, ma anche di tanti ironia con Fiorello e Teresa Mannino, di amici ritrovati come Gianni Morandi ed Eros Ramazzotti, e di ospiti internazionali, come Russel Crowe che paracula John Travolta.
Daniele Cardia
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