(Adnkronos) – Per analizzare le numerose tracce di sangue, trovate nell'auto di Filippo Turetta, il giovane che ha ucciso l'ex fidanzata Giulia Cecchettin, i carabinieri del Ris di Parma utilizzeranno il Bloodstain pattern analysis, il sistema che consente di determinare disposizione, dimensioni e forma, e che fu utilizzato per la prima volta in Italia per l'omicidio del piccolo Samuele Lorenzi a Cogne. Dall'auto, fatta rientrare in Italia lo scorso 15 dicembre e che sarà analizzata alla presenza delle parti – non è stata ancora fissata la data per iniziare gli accertamenti irripetibili -, la procura di Venezia attende ulteriori riscontri rispetto alla confessione di Turetta e a un delitto che potrebbe essere composto non più da due, ma da tre fasi diverse dell'aggressione. Dall'analisi di laboratorio sul materiale ematico si dovrebbe riuscire a scoprire se si tratta di schizzi provenienti da oggetti contundenti, colpi inferti da armi da taglio, oppure se si tratta di tracce secondarie passive (per gocciolatura), ma anche se la vittima è stata aggredita da un mancino o da un destrimano. Risposte che arriveranno non a stretto giro dall'auto su cui Turetta, dopo il delitto, ha caricato il corpo di Giulia (prima di abbandonarlo in provincia di Pordenone) e, poi, ha tentato la fuga in Germania, dove sono scattate le manette. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Articoli correlati
Nanotecnologie, primi test a bordo sottomarini
(Adnkronos) – “L’ambiente subacqueo è uno dei più ostici esistenti al mondo, ed è proprio per questo che abbiamo iniziato a studiare come migliorare i materiali utilizzati in questo ambiente considerando che devono essere in […]
Ocse e il monito ai governi: “Attrezzarsi contro choc, tagliare debito”
(Adnkronos) – La guerra in Medio Oriente preoccupa l'Ocse che lancia un monito. I governi, scrive nell'interim report dell'Economic outlook, si trovano ad affrontare sfide fiscali crescenti a causa dell'aumento dei costi sul debito" e […]
Vermocane, ricci, tracine e meduse, un corso su pericoli e rimedi
(Adnkronos) – Dal vermocane ai ricci di mare, dalle meduse alle spugne, le acque del mar Mediterraneo ospitano una vasta gamma di nuovi organismi che possono provocare reazioni avverse o addirittura avvelenamento. Il nostro mare […]
Commenta per primo