(Adnkronos) – “Non leggiamo e scriviamo perché è carino ma perché siamo membri della razza umana”. Questa frase pronunciata da Robin Williams nel film “L’attimo fuggente” racchiude nel migliore dei modi il lavoro di Marco Demurtas, un pedagogista ed educatore socio-sanitario con il pallino dell'arte: "Sono convinto -spiega- che la creatività sia il passe-partout per aprire le stanze del passato. Un lavoro introspettivo il suo che, attraverso uno spettacolo o un film, può avere un valore curativo per chi lo propone ma anche per chi ne usufruisce". Demurtas, che, fra le altre cose, ha diretto il film "Buon Lavoro" con l'attore Giancarlo Giannini e vari suoi allievi, con problematiche di disagio e disabilità, ha studiato sceneggiatura e didattica del cinema alle scuole "Omero" e "Sentieri Selvaggi" e scrittura creativa alla scuola Holden: "Ho compreso -afferma- che intervenire sui vissuti sia per me un dovere". Ideatore dello show letterario Juliovernia, basato sui principi della Pedagogia della memoria, presentato per la prima volta al Salone del libro di Torino nel 2023, Demurtas ha trasformato quell'esperienza in un libro pubblicato dalla Catartica edizioni, "Un titolo non casuale -ricorda. Jules Verne è stato il primo a intraprendere un viaggio nel tempo, raccontando un mondo che, solo in apparenza, era immaginario. Il mio non è solo un libro di racconti, ma un’avventura dentro la mia vita. Sono piccole storie nate dai miei pensieri, ricordi e paure. Il filosofo Duccio Demetrio, attraverso appunto la Pedagogia della memoria, spiega quanto sia importante tornare indietro nel tempo per cercare la propria identità. Questo viaggio analitico non è solo un esercizio di immersione, ma anche un gesto d’amore verso la vita: un atto di leggerezza romantica". Le figure della nostra memoria sono come ombre cinesi che, se evocate attraverso l’espressività, escono dall’oblio, trasformandosi in vivide immagini technicolor. Juliovernia, a metà strada tra il manuale sulla salute interiore e il libro di racconti, propone al lettore un’originale analisi intima e psicologica: al termine di ogni brano vengono suggeriti degli esercizi pratici per chi desideri lavorare su sé stesso, partendo dalle percezioni personali e creare delle proprie storie. "Dentro ognuno di noi -conclude Demurtas- c'è un piccolo Jules Verne che scalpita. Occorre però farlo emergere e l'unico modo perché ciò possa accadere è scavare dentro sè stessi alla ricerca del proprio io. L'arte, cinema, teatro o scrittura che sia, stimola il raggiungimento di questo obiettivo, trasformando di fatto il passato, il proprio passato, in un presente finalmente consapevole". Per informazioni: https://www.catarticaedizioni.com/2024/09/juliovernia-marco-demurtas.html https://www.facebook.com/marco.demurtas.71 —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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