Un esordio emozionante quello dello scorso anno che merita di essere coltivato ad oltranza. La passione per il rugby in carrozzina sta prendendo piede in Sardegna e la Sa.Spo. ne approfitta per creare nuove sinergie coinvolgendo le persone con disabilità interessate a incentivare una disciplina che affina lo spirito di squadra, incrementa la propensione al sacrificio e elargisce parecchie soddisfazioni a chi si applica con costrutto e continuità.
Venerdì 2 febbraio 2024 la prima polisportiva paralimpica della Sardegna invita i più curiosi ad uno stage presso il Centro Sportivo di via Don Bosco a Selargius.
Dalle 15,00 alle 18,00 i massimi dirigenti societari, lo staff tecnico che dirige la squadra di rugby e tutti i giocatori che lo scorso anno si sono confrontati agonisticamente con le blasonate società esistenti in Penisola, sono pronti a fare gli onori di casa.
Negli ampi spazi al coperto di cui è dotata la struttura dispenseranno nozioni e pareri, forniranno prove pratiche, spiegheranno dinamiche e simulazioni di gioco attraverso l’interpretazione delle regole di base.
Il tutto, va specificato, in modalità giocosa per assicurare un alto grado di divertimento. Un approccio leggero, insomma, che può solo far venire l’acquolina in bocca. Considerazione scritta non a caso perché alla fine dello stage si terrà un terzo tempo che sarà utile per ammiccare con la squadra, sostenere l’esperienza e saldare nuove e durature amicizie tra snack e bevande.
Per avere maggiori delucidazioni o dare la propria adesione si può telefonare al numero 0706495123, oppure scrivere una mail a segreteria@saspo.it .
Da buon capitano Stefano Perra ha saputo richiamare l’attenzione dei suoi compagni, filtrando egregiamente le istruzioni fornite dai coach Nicola Marcello, Sandro Floris e Dario Carrone nel corso di un’intera stagione di allenamenti e gare ufficiali. Ora è pronto ad abbracciare nuovi compagni per affrontare con un pizzico di esperienza in più la nuova scommessa
Stefano, cosa ti attendi da questo stage?
Spero che serva a far conoscere questo sport e ci aiuti a trovare altri giocatori da accogliere nella nostra squadra. Servirebbe tanta pubblicità in modo di arrivare a più persone possibili e a far capire che lo sport aiuta tanto, nel corpo e nella mente.
Facciamo un passo indietro e ricordiamo il primo campionato italiano della Saspo?
Ci è servito per conoscere la strada, avere una base di partenza e studiare come affrontare un campionato di livello nazionale. Sono rimasto soddisfatto in parte; per essere competitivi c’è ancora tantissimo lavoro da fare, ma sono orgoglioso perché siamo l’unica squadra sarda che vi ha partecipato, tutto questo ovviamente è merito della Sa.Spo.
Come vi state preparando per la nuova avventura?
Quest’anno, sicuramente, lavorando duro e avendo l’esperienza dello scorso campionato ci saranno dei miglioramenti. Al momento il roster non è al completo, ma abbiamo un nuovo compagno di squadra.
Che dicono gli allenatori?
Ci spronano continuamente a dare il 110%. Aiutandoci e supportandoci singolarmente e a livello di squadra. Nicola, Dario e Sandro ci danno sempre ottimi consigli e di questo dobbiamo ringraziarli.
(Ufficio Stampa Sa.SpO.)
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