(Adnkronos) – “Stiamo sviluppando il progetto europeo che vedrà entro il 2025 la possibilità delle navi di parlare con un solo interlocutore a livello europeo, poi singoli paesi dovranno distribuire le informazioni al loro interno. Quindi tutti quelli che avranno a che fare con le informazioni di una nave, attraverso di noi riceveranno tutte le informazioni”. Lo ha dichiarato Nicola Carlone, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, al 3° Summit Nazionale sull’Economia del Mare Blue Forum a Gaeta. “La digitalizzazione è una transizione necessaria perché permette di velocizzare i processi. Ad esempio le navi devono stare nei porti il meno possibile per rispondere appieno alle esigenze della logistica. Con un processo che è partito già da diversi anni abbiamo attivato lo sportello unico dell’arrivo e partenza delle navi. Sempre di più dobbiamo guardare al mondo marittimo come ad una grande risorsa e quindi aiutarla in un periodo di difficoltà come questo in cui ci sono diverse crisi che vanno ad intaccare quelli che sono i traffici marittimi mondiali”, ha aggiunto Carlone. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Articoli correlati
Covid Italia, incidenza casi in diminuzione: i dati della settimana
(Adnkronos) – Nella settimana della ripresa delle attività lavorative e a pochi giorni dalla riapertura delle scuole, "l’incidenza di nuovi casi identificati e segnalati con infezione da Sars-CoV-2 in Italia è in lieve diminuzione. L’impatto […]
Thomas Ceccon e il pisolino a Parigi 2024: “Volevo solo stare per i fatti miei”
(Adnkronos) – "La storia del pisolino a Parigi 2024? È stata venduta un po' male". Thomas Ceccon, medaglia d'oro alle ultime Olimpiadi, torna sulla foto che ha fatto il giro del mondo lo scorso agosto, […]
Indagine su medici europei e Ai, italiani più scettici in pratica clinica
(Adnkronos) – Sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale (Ai) nella cura diretta dei pazienti, per esempio attraverso chatbot che forniscono consigli, i medici italiani (62%) risultano essere i più scettici di tedeschi (58%) e francesi (56%). Anche in […]
Commenta per primo