(Adnkronos) – L’esperto di mixologia molecolare, noto come “Il principe dei cocktail”, sottolinea quanto sia cruciale per i titolari di locali o gli organizzatori di eventi affidarsi a barman professionisti: “La competenza di questi esperti apporta valore, attrae una clientela selezionata e permette di distinguersi dalla concorrenza”. Milano, 2 maggio 2024. La cultura degli aperitivi e dei cocktail è ormai un’abitudine consolidata che ha vissuto un grande cambiamento, trasformandosi da fenomeno di nicchia a tendenza di massa. L’usanza di gustare un buon drink in compagnia è sempre più un’occasione di socialità, festa e allegria. «Oggi, la preparazione e la somministrazione dei drink giocano un ruolo sempre più rilevante per la buona riuscita di una festa, una serata in discoteca o anche un raduno aziendale. In questi contesti, la figura del barman è sempre più centrale perché può cambiare volto a un evento, facendo la differenza e spesso decretando addirittura il successo di un locale o, al contrario, il suo flop. Oltre a garantire standard qualitativi elevati, il barman dovrebbe apportare creatività, estro e abilità alla creazione dei cocktail, interpretando i gusti dei clienti e cogliendo le tendenze in continua evoluzione del mondo del beverage. L’obiettivo deve essere la realizzazione di drink unici e personalizzati, adatti anche ai palati più esigenti», spiega Michele Piagno, barman di rilevanza internazionale, esperto di mixologia molecolare e riconosciuto barista di eccellenza e qualità italiana da Federazione Baristi Italiani. In pratica, il bravo barman è una garanzia per il titolare del locale o della discoteca che lo ospita ed è colui che può far vivere ai clienti un’esperienza diversa, unica, irripetibile. «Gustare un cocktail fresco, bilanciato e composto da una perfetta armonia di ingredienti, immerge il consumatore in emozioni e sensazioni straordinarie. Sebbene oggi anche l’aspetto estetico e scenografico assuma un ruolo importante, come il working flair, con lanci acrobatici di bottiglie e shaker, è bene sottolineare che il protagonista principale è il drink finale. Quindi entra in gioco la competenza di un barman conoscitore delle ultime tendenze che non solo sappia creare cocktail squisiti ma sia anche in grado di abbinarli ai piatti gourmet, seguendo la pratica del food pairing che trasforma la bevanda nel fulcro di un’esperienza sensoriale. La conoscenza delle proprietà organolettiche di alimenti e bevande è fondamentale per garantire il benessere del consumatore». Piagno desidera, infine, smontare un pregiudizio secondo cui il barman sia una persona poco istruita: «Questo mestiere, se svolto con competenza, richiede un elevato livello di formazione. Per coloro che vi si dedicano con passione le opportunità di lavoro e di crescita professionale sono tante e vantaggiose, mentre per i gestori dei locali l'impiego di figure esperte dietro il bancone diventa un elemento distintivo per attirare una clientela più selezionata e rimanere competitivi sul mercato».
—immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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