(Adnkronos) – "E' scattato ieri, lunedì 4 dicembre, alle ore 9, il click day per il lavoro domestico. Il primo dopo 11 anni. Dei 136mila ingressi previsti per il 2023, solo 9.500 destinati al settore dell’assistenza familiare e sociosanitaria. Ovviamente, una quota non sufficiente a coprire il fabbisogno delle famiglie e del settore stesso, tanto che, sul portale dei servizi del ministero dell’Interno, sono state inserite durante il periodo di pre-compilazione: 86.074 domande per questo settore, 253.473 relative al lavoro subordinato non stagionale e 260.953 relative al lavoro stagionale, per un totale di 607.904 domande (dati del Viminale)". Ad affermarlo è l'Inca, il Patronato della Cgil, secondo cui “si può dire che solo una domanda su 9 sarà accolta quest’anno: le 607.904 domande rappresentano un’entrata per le casse del governo pari a 9.726.464 euro solo di marca da bollo". “Le domande – ricorda – devono essere trasmesse solo telematicamente e ieri, il giorno del click day, si sono confermati, per l’ennesima volta, tutti i limiti del decreto flussi, anche dal punto di vista informatico: il portale dedicato del ministero dell’interno è andato in tilt e si è visto un pesante rallentamento nell’invio delle domande e quindi una penalizzazione per chi aveva necessità di richiedere il nulla osta per un lavoratore del settore. A questa situazione si è aggiunta – prosegue – la mancanza di tempestività e la confusione di alcune comunicazioni fornite dal ministero dell’Interno". Secondo il Patronato, “ferma restando la necessità di riforma normativa, con il superamento della legge Bossi-Fini, nel frattempo è necessario garantire a tutti la certezza di poter concorrere in modo paritario, in quanto ad oggi il nulla osta al lavoro subordinato viene concesso a chi arriva prima ad inviare la richiesta”. Per Inca, in pratica, “viene meno il rispetto dei nostri assistiti e del lavoro svolto dagli operatori dell’Inca Cgil e di tutti i Patronati del Ce.Pa, che si sono adoperati a fornire assistenza e informazione ma che di fatto, si sono trovati, al momento dell’invio, nell’impossibilità di adempiere l’attività di tutela per queste persone. “Invitiamo nuovamente il ministero dell’Interno e agli altri ministeri interessati a riaprire il tavolo di confronto con i patronati per trovare soluzioni a questi problemi affinché non si ripresentino anche il 7 febbraio data del prossimo click day”, conclude la nota. —lavoro/datiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Articoli correlati
Inter-Arsenal: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv
(Adnkronos) – Big match a San Siro, nella quarta giornata di Champions League. L'Inter affronta oggi, mercoledì 6 novembre, l'Arsenal per avvicinare la vetta della classifica. I nerazzurri, dopo la vittoria esterna contro lo Young […]
Financial Times: “C’è ancora domani? Film tocca nervo scoperto cultura macho in Italia”
(Adnkronos) – "C'è ancora domani' tocca un nervo scoperto della cultura macho in Italia". Così il Financial Times titola un lungo articolo sul film d'esordio alla regia di Paola Cortellesi, prendendo di mira la rivoluzione […]
Blitz anticamorra a Napoli, nel mirino clan De Micco-De Martino: controllava le case popolari di Ponticelli
(Adnkronos) – Blitz anticamorra oggi al centro di Napoli: 60 gli arresti. Nel mirino il clan De Micco-De Martino che "aveva il controllo assoluto di gran parte della città", ha detto il procuratore Nicola Gratteri […]
Commenta per primo