(Adnkronos) – "Il monossido di carbonio è inodore, incolore e insapore. Non si percepisce, si diffonde e si assorbe molto velocemente, si lega più facilmente all'emoglobina al posto dell'ossigeno e arriva quindi al cervello dove riduce la respirazione perché provoca, di fatto, il blocco del respiro". Così Elena Bignami, presidente della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti), commenta all'Adnkronos Salute gli ultimi casi di cronaca che si sono verificati nelle scorse ore nel Palermitano e a Trieste. A causa dell'intossicazione da monossido di carbonio, a Cefalù è morto un giovane turista tedesco, mentre i genitori e la sorella della vittima sono ricoverati in condizioni gravi all'ospedale di Partinico. Nel capoluogo giuliano, sempre una presunta fuga dello steso gas è costata la vita a un uomo, mentre risultano intossicate almeno altre 6 persone. "Il rianimatore – spiega Bignami – serve per due motivi: se arriva sul posto e il paziente sta respirando ed è ancora cosciente, somministra ossigeno al 100%; se invece è in arresto cardiaco, pratica le manovre di rianimazione. In tutti i casi è fondamentale essere tempestivi e portare il paziente in un centro specialistico per la terapia iperbarica, cioè la somministrazione di ossigeno puro al 100%. Nell'aria – chiarisce la specialista – è presente al 21%", quindi si agisce in un ambiente "ad elevate pressioni i di ossigeno, 2-3 volte più del normale, per fare in modo di avere a disposizione tanto ossigeno" in grado di scalzare nel sangue il monossido di carbonio dall'emoglobina e ristabilire la corretta ossigenazione. I tempi per intervenire sono molto brevi perché il monossido di carbonio diffonde velocemente – rimarca Bignami – e può essere particolarmente pericoloso in ambienti piccoli e senza diretto accesso a uno spazio esterno". In ogni caso, raccomanda la presidente Siaarti, è importante fare attenzione a dei campanelli di allarme di possibile intossicazione come "un improvviso mal di testa e un senso di pesantezza, di spossatezza eccessiva, in assenza di altre cause come il raffreddore" e, soprattutto, in più persone contemporaneamente. In questo caso, "la prima cosa da fare è uscire all'aperto e chiamare soccorsi". Il trattamento tempestivo "ha prognosi, la maggior parte delle volte, favorevole – sottolinea Bignami – Più passa il tempo e più può diventare sfavorevole". La terapia in camera iperbarica, infatti, "non è di una singola seduta: può proseguire anche per settimane. Di solito c'è una restituzione 'ad integrum', si torna a quello che si era. Se il paziente è giovane e sano – precisa l'esperta – nel giro di qualche settimana tutto si risolve. Se invece il paziente è magari un anziano o già con un problema di salute, questi deficit si aggravano, perché comunque c'è stata una transitoria riduzione dell'ossigeno in tutte le cellule sullo spazio cerebrale, quindi eventuali situazioni già esistenti – conclude – peggiorano". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Articoli correlati
“Sinner punta al numero 1, Nardi gran potenziale”: Volandri dà i voti a Indian Wells
(Adnkronos) – Jannik Sinner punta al numero 1. Luca Nardi ha un potenziale enorme. Filippo Volandri, capitano di Coppa Davis, all'Adnkronos analizza rendimento e prospettive degli azzurri a Indian Wells. Riflettori puntati ovviamente su Sinner, […]
Elezioni Sardegna, Fdi valuta ricorso: “Distacco Todde-Truzzu sceso a 600-800 preferenze”
(Adnkronos) – ''Noi abbiamo avuto grande rispetto per gli avversari, tant'è che Truzzu ha subito chiamato la Todde per complimentarsi della vittoria in Sardegna. Non abbiamo contestato alcunché, nessuno ha parlato mai di un ribaltone, […]
Mauro (Sapienza) ‘con terapia a tempo pazienti Llc guardano a loro futuro’
(Adnkronos) – “Con la terapia a tempo i pazienti con Leucemia linfatica cronica finalmente guardano al loro futuro. Venetoclax è un trattamento target orale caratterizzato da tossicità molto modesta rispetto a quella che noi avevamo […]
Commenta per primo