Chitarrista, rocker, membro fondatore e principale autore dei Timoria, Omar Pedrini, lo “Zio rock”, è il quarto atteso ospite dell’Accademia del Pop, originale formula firmata da Sardegna Concerti con la direzione artistica di Massimo Satta. Un evento davvero imperdibile per gli amanti del genere, in calendario venerdì 3 maggio (ore 20.30) nella sala M2 del Teatro Massimo di Cagliari. Pedrini, che dopo lo scioglimento della sua band si è concentrato su un apprezzato percorso da solista, è indiscutibilmente uno dei grandi rocker della musica italiana, un musicista che dalla fine degli anni Ottanta fino ai giorni nostri ha letteralmente segnato un’epoca, influenzando con i suoi testi e le sue melodie generazioni di musicisti. Sul palco del Massimo, l’artista ripercorre i momenti più significativi della sua carriera sia in Italia che nel Regno Unito, con racconti ricchi di emozione, pathos e ironia, accompagnato dalla voce potente di Davide Apollo, cantante della Omar Pedrini Band e dei Precious Time, il gruppo che da vent’anni porta in giro la musica dei Timoria. “Un viaggio in musica che non è mai uguale – spiega Pedrini – perché segue l’onda emotiva del pubblico e proprio per questo sempre inedito e ricco di varianti e sorprese”. Oltre alle sette note, nel corso della sua lunga carriera Pedrini si è dedicato anche ad altri generi artistici, tra cui il cinema, la televisione, la scrittura. Tra i suoi libri, la biografia “Cane sciolto” (Red Edition) libro culto alla sua seconda ristampa, scritto a quattro mani con lo scrittore Federico Scarioni. Alcuni dei brani saranno letti sul palco del Massimo dalla voce di Roberta Girotto. Ospiti della serata, anche la band dei Tamurita che nel 2021, assieme a Pedrini, ha scritto e pubblicato il brano “Chi ama vince”.
Inserita nel calendario dell’Accademia del pop, la masterclass di Pedrini è un’iniziativa finanziata dalla Fondazione Sardegna che intende celebrare la musica come espressione artistica, sociale ed economica rivolta alla formazione del pubblico attraverso delle lezioni-concerto. L’appuntamento è per sabato 4 maggio, dalle 10.30 alle 13 (entrata libera). Titolo dell’incontro “Musica rock, pop e le sue contaminazioni artistiche”. Come noto, Pedrini è stato un precursore della commistione tra le arti e della connessione con i giovani artisti. Anche nel caso della masterclass si parlerà di un viaggio, questa volta non solo nella musica ma anche nella scrittura e nella poesia, radici profonde a cui attingere per raccogliere idee e ispirazione, “punti di vista diversi della musica che si fa, si ascolta e si vive”. Un’esperienza importante da regalarsi in compagnia di un’icona del grande rock italiano.
L’artista
Cresciuto in una famiglia dalla forte tradizione musicale, Pedrini mastica musica sin dalla culla: uno dei bisnonni materni era un liutaio, la nonna materna suonava la chitarra e la madre era vicina al movimento hippy. Gli anni del liceo classico si rivelano fondamentali per Pedrini, che trova come compagno di banco Carlo Alberto Pellegrini e conosce Diego Galeri ed Enrico Ghedi, futuri componenti dei Timoria.
Il primo album pubblicato con i Timoria è Colori che esplodono, uscito nel 1990 e il cui titolo è un omaggio verso i grandi artisti del passato come Van Gogh che hanno esaltato lo stretto legame tra diverse espressioni artistiche. Nel corso degli anni Novanta il gruppo pubblica altri sei dischi, tra cui il concept album Viaggio senza vento.
Nel 1996, parallelamente all’attività con i Timoria, Pedrini pubblica il primo album come solista, Beatnik – Il ragazzo tatuato di Birkenhead.
Nel giugno 1998 l’artista ricopre il ruolo di direttore artistico del Brescia Music Art, evento incentrato su musica, pittura, scrittura, poesia e installazioni video che ha portato nel capoluogo lombardo vari artisti come 883, Jovanotti, CSI, Alberto Fortis, Mark Kostabi, Enrico Ruggeri e Marco Lodola (con quest’ultimo Pedrini intraprende una collaborazione artistica per la realizzazione dell’album 1999 dei Timoria).
Nel 2001 il gruppo pubblica il concept album El Topo Grand Hotel e l’anno successivo partecipa al Festival di Sanremo con il brano Casa mia, inserito nell’album Un Aldo qualunque sul treno magico, colonna sonora del film Un Aldo qualunque, diretto da Dario Migliardi e in cui Pedrini ricopre il ruolo di Don Luigi, uno scatenato prete rock.
Nel giugno 2002 l’attività promozionale viene interrotta a causa di una delicata operazione a cuore aperto subita in seguito a un aneurisma aortico
Nel 2003 esce l’album Timoria live: generazione senza vento, volto a concludere l’attività del gruppo.
Nel 2004 partecipa al Festival di Sanremo con il brano Lavoro inutile, ricevendo il premio per il miglior testo.
Nell’estate 2004 torna al lavoro e a fine anno incomincia a collaborare con la Rai come autore del programma sperimentale Robin Hood.
Il 26 maggio 2006 esce il suo terzo album da solista Pane burro e medicine, anticipato dal singolo Shock che rievoca la sua malattia.
Nel 2010 il suo inedito Il figlio del vento viene scelto per la colonna sonora del film di Pupi Avati Il figlio più piccolo, in cui lo stesso Pedrini compare in un cameo; la canzone viene inclusa nell’album La capanna dello Zio Rock, uscito nel giugno dello stesso anno e che raccoglie i più noti brani della discografia del musicista bresciano (con i Timoria o da solista), tutti reincisi per l’occasione.
Nel 2011 è il testimonial musicale della nascente Rai 5 per la quale scrive e conduce Rock e i suoi fratelli; nello stesso anno esordisce alla radio su Rai Isoradio e come autore di Contromano conquista le cuffie d’oro per miglior esordio Il 19 aprile 2011, presso il teatro Creberg di Bergamo, duetta con Francesco Renga in Sangue impazzito, sancendo la riunificazione tra i due artisti a seguito dell’abbandono di Renga dai Timoria avvenuta nel 1998.
Nel 2013 lavora a un nuovo album, dalle forti sonorità britpop registrato a Manchester dopo un incontro con Noel Gallagher e il produttore degli Oasis.
Il 7 ottobre 2014 viene operato d’urgenza al cuore dopo essere stato colpito da un malore durante un concerto a Roma quattro giorni prima.
Nel 2017 è stata pubblicata la sua prima biografia Cane sciolto, scritta dallo scrittore Federico Scarioni ed edita da Chinaski Edizioni.
Nel 2018 collabora con il gruppo folk Mé Pék e Barba, scrivendo e interpretando il brano Sarà festa, presente nel loro album Vincanti.
Nel dicembre 2018 presenta il libro Angelo ribelle, edito da La nave di Teseo, contenente riflessioni dell’artista sia sul proprio percorso che su tematiche più di ampio respiro, quali il consumo di droga, la difficile situazione economica delle generazioni più giovani e il rapporto con la sua città natale, Brescia.
Il 19 maggio 2023 esce il brano Diluvio universale, primo singolo estratto dall’album Sospeso, uscito subito dopo. Il disco, definito dal cantautore come composto da «9 canzoni e un’Ave Maria», alterna il tema dell’ambientalismo e della tutela del pianeta Terra ad altri più personali, legati anche alla spiritualità.
Nell’ottobre dello stesso anno Pedrini inizia il tour Goodbye Rock’n’roll, presentato dall’artista come ultima tournée di musica rock prima del suo parziale ritiro dalle scene, dovuto ai ricorrenti problemi di salute. (Ufficio Stampa “Sardegna Concerti”)
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