Ricchi e Poveri: tornano a Sanremo, 30 anni dopo

Ormai diventato un duo si presentano come concorrenti, sul palco dell'Ariston

Foto Ricchi e Poveri
Screenshot Intervista Ricchi e Poveri

Non bisogna mai rinviare niente. Qualcuno diceva “fai oggi quello che, non sai se puoi fare domani“. Questo è il messaggio, della canzone “MA NON TUTTA LA VITA” che “I Ricchi e Poveri” ormai un duo, con Angela Brambati e Angelo Sotgiu e che proporranno sul palco dell’Ariston, dopo trent’anni (1992).

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(Foto Ufficio Stampa)

 

Fecero ballare tutti, quando tornarono, al Festival di Sanremo nel 2020 come super ospiti, con la loro formazione originaria, insieme a Marina Occhiena e Franco Gatti.

Venerdì 26 gennaio, in un veloce incontro su Zoom con i giornalisti, la band di origine ligure, raccontano:

«L’idea di duettare con Paola e Chiara, durante la serata cover del venerdì sera, nasce per cantare insieme due nostri grandi successi internazionali e per divertirci insieme» 

poi continuano, spiegando il significato della loro canzone:

«Carpe Diem! Bisogna darsi da fare dall’ amore, dalle passioni. Fallo adesso, perchè io non ti aspetto tutta la vita. Bisogna buttarsi, anche sul lavoro. Non solo dirlo, ma farlo»

«Il testo della canzone, non l’abbiamo scritto noi, ci ha composto questo testo adatto a noi. Noi cantiamo solo quello che ci piace, per divertirci e partecipare».

«Può essere anche un messaggio di inclusione sociale, ma è un invito a fare quella cosa che si vuole fare che sia il lavoro, l’amore o una passione. Fallo, non aspettare che il tempo passa».

poi scherzando Angela, la Brunetta dei Ricchi e Poveri, risponde alla domanda com’è fa a convivere con un sardo come Angelo, da quarant’anni, dice che:

«Mangio tanti di quei buoni ravioli sardi, anche io sono diventata sarda»

Angelo aggiunge:

«Ricordo con affetto il suo rapporto con la Sardegna, io sono nato, non ho solo il cognome sardo, poi da piccolino mi portarono in Liguria. Ma con la Sardegna e il “mio mare”  ho un legame unico»

poi vogliono dare un consiglio ai giovani

«Ognuno ha il suo genere, ed è giusto che i giovani facciano ciò che sentono. Devono lottare e non pretendere di arrivare subito in cima, bisogna fare la gavetta e accettare anche qualche NO, perchè ti può servire per migliorarti»

 

Daniele Cardia 

 

 

 

Informazioni su Daniele Cardia 323 Articoli
Giornalista Pubblicista - Direttore "MediaPress24" Scrivo per "Angeli Press" - "Cagliari Live Magazine" e con "Il Punto Sociale" Collaboro con "Opificio Innova, le WebTv: "MATEX Tv" e "ManiaTv" Vincitore dei Premi "USSI SARDEGNA 2022" Ho collaborato con l'emittente tv locale "Uno4" Nel 2017 ho scritto il libro: "Una storia qualunque... Barcollo ma non mollo"

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