Su Rai1 dalla Fenice il Concerto di Capodanno

(Adnkronos) – Il primo giorno del 2025 gli italiani festeggeranno il nuovo anno con il brindisi "Libiam ne' lieti calici" dalla "Traviata" di Giueppe Verdi con il tradizionale appuntamento del Concerto di Capodanno dal Teatro La Fenice di Venezia, che sarà trasmesso in diretta televisiva su Rai1. A dirigere la ventiduesima edizione del prestigioso evento sarà il maestro Daniel Harding, che guiderà l'Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice – quest'ultimo preparato da Alfonso Caiani – e i due solisti, il soprano Mariangela Sicilia e il tenore Francesco Demuro.  Il programma musicale si comporrà di due parti: una prima esclusivamente orchestrale con l'esecuzione della Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Ludwig van Beethoven, e una seconda parte dedicata al melodramma, con una carrellata di arie e passi corali dal repertorio operistico più amato che si concluderà con "Va, pensiero, sull'ali dorate" dal "Nabucco" di Verdi, "Padre Augusto" dalla Turandot di Giacomo Puccini e il gran finale di "Libiam ne' lieti calici" tra uno sfavillio pirotecnico. Questa seconda parte del programma sarà trasmessa in diretta televisiva da Rai1 alle ore 12.20 e sarà poi riproposta in differita su Rai5 alle ore 17.45.  Durante la diretta televisiva di Rai1, le immagini live del concerto saranno inframmezzate dalle coreografie ideate per l'occasione da Marcos Morau per gli artisti di Aterballetto. I ballerini della compagnia fondata a Reggio Emilia nel 1977 danzeranno in luoghi cult di Venezia, ambientazioni suggestive e di grande fascino con l'augurio che possano essere di buon auspicio e buona fortuna per il nuovo anno. La possibilità di danzare in questi luoghi e di effettuarvi le riprese televisive è stata resa possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Venezia, Vela e VeneziaUnica.  Il programma musicale si aprirà con la Quinta Sinfonia in do minore op. 67 di Ludwig van Beethoven (1770-1827), forse la più universalmente conosciuta tra le sinfonie del compositore tedesco: con le quattro lapidarie note del celebre attacco, "il destino che batte alla porta" – come pare lo stesso Beethoven ebbe a dire -, è senz'altro la più paradigmatica del sinfonismo beethoveniano. Ebbe una genesi particolarmente lunga e complessa: il maestro di Bonn cominciò a comporla all'epoca del compimento dell'Eroica, vi si dedicò intensamente soprattutto nel 1807, per portarla a termine, dopo numerosi rifacimenti, nei primi mesi del 1808. La prima esecuzione pubblica ebbe luogo il 22 dicembre del 1808 al Theater An der Wien di Vienna, in un concerto tutto beethoveniano diretto dall’autore. La seconda parte della scaletta proporrà una serie di brani amatissimi del repertorio lirico firmati Gioacchino Rossini, Ruggero Leoncavallo, Puccini, Ermanno Wolf-Ferrari, Georges Bizet, Charles Gounod e Verdi. Prenderà il via con la Sinfonia dalla "Gazza ladra" di Rossini; per poi proporre il coro di Leoncavallo tratto dai "Pagliacci" "Din, don, suona vespero". A seguire, due brani pucciniani, interpretati rispettivamente dal tenore e dal soprano: "Recondita armonia" dalla "Tosca" e "Donde lieta uscì" dalla "Bohème". Seguiranno due brani strumentali: l'intermezzo dai "Quatro rusteghi" di Wolf-Ferrari e la "Farandole" dalla seconda suite dell'Arlésienne" di Bizet.  Il programma proseguirà con due grandi classici del repertorio melodrammatico, ancora una volta interpretati dal soprano e dal tenore: "Je veux vivre dans le rêve" da "Roméo et Juliette" di Gounod e "Nessun dorma" di Puccini. E dopo la "Danse bohème" tratta dalla seconda suite della "Carmen" di Bizet, proposta nell'arrangiamento di Ernest Guiraud, il finale sarà, come ormai consuetudine, con tre brani corali di grandissima presa: "Va, pensiero, sull'ali dorate", "Padre augusto" e l'immancabile brindisi "Libiam ne' lieti calici". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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