<Voglio andare ad Alghero>, lo cantava Giuni Russo nel 1986.
Da Martedì 24 a sabato 28 settembre, si è svolta la XXIV edizione del Sardinia Open International Wheelchair tennis, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna. Sui campi in green set del “Tc Alghero” (SS) è andato in scena il torneo di tennis in carrozzina più importante d’Italia. Atleti paralimpici provenienti da Italia, Spagna, Francia, Olanda, Germania, Gran Bretagna, Polonia, Svezia, Belgio, Svizzera, ma anche Argentina, Israele, Colombia, Giappone. Tra i sardi hanno partecipato anche i sardi Luca Arca, appena tornato dalle Paralimpiadi di Parigi 2024, unico rappresentante della Nazionale Italiana; e Mario Cabras, entrambi tesserati nella “Società Terranova” di Olbia, e nel torneo femminile, presente la sarda di Ploaghe, Marianna Lauro, che vanta a sua attivo le Paralimpiadi di Pechino (2008), Londra (2012) e Rio (2016).
Patron della manifestazione, Alberto Corradi, ex Atleta Paralimpico, con la partecipazione alla Paralimpiade di Rio 2016. Alberto partecipa sempre all’evento, anche come Atleta.
Il patron ai nostri microfoni, ci ha spiegato:
Alberto che cos’è esattamente il Tennis in Carrozzina? O come dicono a Londra e New York, il “Wheelchair Tennis”?
<Il Tennis in carrozzina, riservato ad atleti con disabilità motoria, che sia paraplegico, amputato o mobilità ridotta. E’ lo stesso sport del classico tennis in piedi, l’unica differenza sono due rimbalzi, invece di uno, il secondo rimbalzo, può anche rimbalzare fuori dal campo. Questo per permettere all’Atleta di avere più tempo, per colpire la pallina. Ma i grandi Atleti, come qui, ai Sardegna Open, giocano con un solo rimbalzo. Poi tutte le altre regole sono le stesse, il campo e la rete sono le stesse. Con le nuove regole della Federazione Italiana Tennis e Padel, esistono dei tornei, dove gli Atleti di “Tennis in Carrozzina” possono giocare anche contro atleti normodotati, e loro hanno diritto a giocare a due rimbalzi, permettendo loro, di prendere punti nelle classifiche italiane, senza problemi>.
Invece, i Sardinia Open International, esattamente come funziona? Quali sono le regole?
<Il Tennis in Carrozzina, a differenza degli altri sport, ha solo due categorie. La categoria Open, con tornei maschili e femminili, e la categoria Quad, con atleti che hanno difficoltà, anche ad un arto superiore. Infatti, c’è un problema di competizione, tra un paraplegico ed un amputato, perché la differenza fisica è notevole. Ma essendoci montepremi molto alti, e non solo, diversificare le categorie, è praticamente impossibile>.
Che Sardegna Open hai visto?
<Dopo le Paralimpiadi solitamente c’è un flusso di Atleti. Infatti quest’anno, sono giunti una settantina di Atleti. Solitamente viaggiamo sulla novantina. Ci sono diverse medaglie paralimpiche, tra cui la medaglia d’Oro l’olandese Vink, e la medaglia d’argento, il giapponese Takuya Miki, e ragazze italiane, che hanno vinto Oro e Argento. Meno quantità, ma molta Qualità. Abbiamo i migliori top player mondiali. Sta partecipando anche il n.1 al mondo e la n. 3 al mondo nel Quad. Oltre alla presenza di Luca Arca, Campione Italiano, e n. 30 al mondo. Qui ai Sardinia Open, ha superato il primo turno e per un’atleta del suo livello, sta facendo molto bene>
Abbiamo intercettato anche il vincitore del Torneo nella categoria Open singolare maschile, lo spagnolo Martin De La Puente.
Com’è andato il Torneo e com’è andata la tua vittoria?
<E’ sempre un piacere tornare ad Alghero, ed è sempre bello ritrovare la “famiglia del torneo”. Sono contentissimo di come ho giocato tutta questa settimana, del mio livello di gioco. ho giocato tanto bene. Sono contento per me, per il mio team, il mio allenatore e la mia famiglia e chiunque mi aiuti ad essere migliore. Contento per questa vittoria e tornerò l’anno prossimo>.
Una bella settimana, perché lo Sport è Vita.
Daniele Cardia
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