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Milano, 2 febbraio 2024 – Alberto Nagel, lo scorso 28 ottobre, è stato riconfermato Amministratore Delegato di Mediobanca per altri tre anni. A giudicare dai risultati finanziari, la continuità nella governance emerge come uno dei segreti del successo di Mediobanca. Negli ultimi quindici anni Piazzetta Cuccia ha infatti registrato ottime performance in termini di ricavi, remunerazione degli azionisti e valutazione del titolo azionario. Conducendo Mediobanca verso risultati di assoluto rilievo nel settore, Alberto Nagel ha dunque consolidato la propria posizione tra i top manager più longevi del FTSE MIB, indice che raccoglie le 40 società espressione dell’80% della capitalizzazione complessiva di Piazza Affari e rappresentativo di circa il 90% del controvalore degli scambi. Alberto Nagel è oggi l’Amministratore Delegato in carica che vanta la maggiore continuità al vertice di una banca del FTSE MIBMilano, 2 febbraio 2024. Alberto Nagel, lo scorso 28 ottobre, è stato riconfermato Amministratore Delegato di Mediobanca per altri tre anni. A giudicare dai risultati finanziari, la continuità nella governance emerge come uno dei segreti del successo di Mediobanca. Negli ultimi quindici anni Piazzetta Cuccia ha infatti registrato ottime performance in termini di ricavi, remunerazione degli azionisti e valutazione del titolo azionario. Conducendo Mediobanca verso risultati di assoluto rilievo nel settore, Alberto Nagel ha dunque consolidato la propria posizione tra i top manager più longevi del FTSE MIB, indice che raccoglie le 40 società espressione dell’80% della capitalizzazione complessiva di Piazza Affari e rappresentativo di circa il 90% del controvalore degli scambi. La posizione di Alberto Nagel come uno dei CEO più stabili nel panorama FTSE MIB sottolinea l'efficacia della trasformazione del modello di business avviata dal manager in Mediobanca. Sotto la sua guida, Mediobanca si è affermata come un gruppo bancario specializzato e resiliente, mantenendo la redditività anche in periodi di fluttuazioni del mercato. Ora, con l'inizio di un nuovo mandato, Nagel intende realizzare il piano strategico "One Brand One Culture". Tra gli obiettivi fissati per il 2026, vi è quello di rendere Mediobanca protagonista nel settore del Wealth Management, facendo leva sul modello distintivo di Private & Investment Bank. Come riportato in un articolo della testata Money, Alberto Nagel, classe 1965, è oggi l’Amministratore Delegato in carica che vanta la maggiore continuità al vertice di una banca del FTSE MIB. Massimo Doris ha guadagnato il titolo di CEO di Banca Mediolanum nel 2008, raccogliendo il testimone dal padre Ennio. Il titolo di Massimo Doris è entrato nel maggiore indice della Borsa di Milano solo nel 2020, dopo una breve parentesi al di fuori del listino. Tra i più longevi anche Alessandro Foti, alla guida di FinecoBank dal 2000, ma parte di Piazza Affari solo dal 2014.
Che la stabilità sia un valore nel settore finanziario lo dimostrano anche numerose altre società italiane. Tra i manager più longevi c’è Carlo Messina che guida Intesa San Paolo, primo gruppo bancario italiano, dal 2013. La maggiore società di assicurazioni italiana, Generali, è guidata da Philippe Donnet in qualità di Amministratore Delegato dal 2016. Ha superato i trent’anni in continuità da top manager Pietro Giuliani, CEO di Azimut dal 1990 al 2016 e successivamente presidente (la finanziaria è quotata dal 2004). Anche Carlo Cimbri, oggi presidente di Unipol dopo essere stato CEO dal 2010 al 2022, così come Paolo Bertoluzzo, AD di Nexi dal 2016, ha collezionato più mandati consecutivi. Gian Maria Mossa di Banca Generali, Giuseppe Castagna di Banco BPM e Matteo Del Fante di Poste Italiane sono CEO delle rispettive aziende dal 2017. Più recente il cambio al timone in Unicredit, che ha nominato Andrea Orcel a capo del gruppo nel 2021, e in BPER Banca, che nello stesso anno ha visto l’insediamento di Piero Luigi Montani. Se si guardano le società del FTSE MIB, la stabilità dei vertici ha portato importanti risultati anche nel settore della manifattura. Robert Kunze-Concewitz, CEO di Campari, si prepara a lasciare la guida del gruppo dopo ben 16 anni. Garanzia di continuità anche le leadership di Paolo Rocca, alla guida di Tenaris dal 2002, Remo Ruffini, Amministratore Delegato di Moncler dal 2003, e Carlo Rosa, AD di Diasorin dal 2006. Vantano un percorso ancor più duraturo Marco Tronchetti Provera, nel top management di Pirelli dal 1992, e Fulvio Montipò, fondatore di Interpump nel 1977. Alberto Nagel si è laureato alla Università Bocconi di Milano nel 1990 in Economia aziendale. Nagel è stato assunto in Mediobanca nel 1991; con il passare del tempo l’attuale AD ha ricoperto ruoli sempre più importanti fino a diventare direttore centrale nel febbraio del 1998, vicedirettore generale nell’aprile del 2002, direttore generale nell’aprile del 2003 e consigliere delegato nel luglio del 2007. Rilevante il ruolo di Nagel, negli anni Novanta, per le privatizzazioni italiane seguite da Mediobanca: Enel (1999), BNL (1998), Banca di Roma (1999) e Finmeccanica (2000). L’attuale AD di Mediobanca è stato sindaco delle Assicurazioni Generali tra il 1996 e il 2004. Nel 2010 è stato nominato vicepresidente di Assicurazioni Generali. Dal luglio del 2000 all'aprile del 2012, è stato Consigliere di Amministrazione di Banca Esperia e, dal 2007 al 2012, Consigliere di Amministrazione dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI). Responsabilità editoriale: TiLinko – Img Solutions srl —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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