(Adnkronos) – Innovazione tecnologica, ricambio generazionale, mantenimento dei livelli qualitativi: sono le principali sfide dell'odontoiatria italiana, da affrontare sin dagli anni della formazione universitaria con una strategia adeguata. Se ne è parlato oggi all'Auditorium Cu.Bo dell'Università Campus Bio-Medico (Ucbm) di Roma, nel corso dell'iniziativa congiunta con Asl Roma 1 dal titolo 'Università e Sistema sanitario regionale insieme per l'odontoiatria del terzo millennio – Prospettive future della formazione e della professione odontoiatrica', durante la quale è stato presentato l'accordo tra Asl Roma 1 e l'ateneo della Capitale sulla formazione, i tirocini e l'orientamento. Con 10mila dentisti in uscita nei prossimi 10 anni e un'età media dei professionisti di 50 anni (fonte Centro studi Andi), c'è l'urgenza di rinnovare il settore, ma questo – si legge in una nota – può accadere solo creando nuove sinergie come quelle tra pubblico e privato, tra mondo della formazione e mondo degli odontoiatri. Per questo Asl Roma 1 e Ucbm hanno riunito i migliori professionisti per presentare lo strategico accordo di collaborazione sulla formazione odontoiatrica, esempio di collaborazione pubblico-privato. L'accordo, di durata triennale, coinvolge diverse strutture odontoiatriche della Asl Roma 1 distribuite in tutta la Capitale e prevede lo svolgimento dei tirocini pratico-valutativi, formativi e di orientamento presso la Chirurgia maxillo-facciale del presidio ospedaliero San Filippo Neri, di Nuova Regina Margherita a Trastevere, Cassia-Sant'Andrea e il poliambulatorio Circonvallazione Nomentana. Gli studenti saranno seguiti da un tutor interno che redigerà un progetto formativo che sarà responsabile e fornirà tutta l'assistenza necessaria al corretto svolgimento del tirocinio. "L'evento di oggi – sottolinea Giuseppe Quintavalle, direttore generale Asl Roma 1 – con la presentazione dell'accordo tra la Asl Roma 1 e Università Campus Bio-Medico di Roma sulla formazione, i tirocini e l'orientamento, rappresenta una concreta opportunità per creare un esempio di ecosistema virtuoso e una forte connessione tra pubblico e privato con l'obiettivo di migliorare la formazione dei professionisti sanitari, promuovere lo scambio di esperienze e l'innovazione e offrire servizi di qualità sempre maggiore qualità alla nostra popolazione". "Vogliamo dare vita a un'azione concreta che realizzi uno scambio reale tra generazioni, esperienze e modelli – aggiunge Andrea Rossi, amministratore delegato e direttore generale Ucbm – Sappiamo quanto sia urgente rispondere a queste sfide per dare forma, domani, a un'odontoiatria all'altezza della attuale, oggi tra le più le moderne al mondo. L'accordo con la Asl Roma 1 rappresenta un passo concreto per far affluire al cuore delle strutture pubbliche le energie vitali provenienti dalla formazione più avanzata e tecnologica che possiamo mettere a disposizione dei nostri studenti, grazie a strutture all'avanguardia come il Simulation center di ateneo, inaugurato a fine 2024". Nella sola città di Roma sono iscritti il 19% degli studenti italiani in Odontoiatria, con numeri in crescita del 24% dal 2020 ad oggi. Secondo l'ultimo rapporto Eures, quasi il 50% dei laureati in Odontoiatria sente la necessità di completare il percorso con ulteriori esperienze professionalizzanti con particolare domanda sull'innovazione tecnologica. L'autovalutazione sui corsi si attesta tra 8 e 8,5 per la diagnosi, preparazione teorico-scientifica e specialistica, mentre sfiora il 7 per le tecniche innovative e le competenze organizzative e gestionali. "L'odontoiatria italiana rappresenta una eccellenza a livello mondiale grazie all'esistenza di percorsi universitari di elevatissimo profilo – sottolinea Vincenzo Di Lazzaro, preside della Facoltà dipartimentale di Medicina e Chirurgia Ucbm – In questo contesto la nostra università offre il proprio contributo formativo con un progetto estremamente innovativo fondato su tecnologie di frontiera, ma anche su una formazione di tipo umanistico. Vogliamo formare odontoiatri in grado di rispondere adeguatamente alle sfide lanciate dalla continua evoluzione tecnologica, ma che al tempo stesso, anche grazie l'esperienza maturata nelle diverse realtà del sistema sanitario regionale, siano pronti da subito a entrare nel mondo del lavoro con le giuste competenze". La sinergia che andrà a crearsi tra pubblico e privato, tra formazione e mondo dei professionisti è quindi punto di partenza per una nuova visione del futuro dell'odontoiatria nella quale lo scambio generazionale diventa garanzia di rinnovamento delle competenze, miglioramento delle cure per i pazienti e ricambio delle forze nel segno della qualità delle cure. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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