(Adnkronos) – "Perché le aziende possano proteggersi dai rischi dell’Ia è, in primo luogo, necessario che queste abbiano la consapevolezza del rischio che stanno vivendo". Lo ha sottolineato Giancarlo Fancel, Country Manager Italy e Ceo Generali Italia, Vicepresidente Ania, in occasione della quarta edizione di Innovation by Ania 'Assicurazioni e Intelligenza Artificiale. Innovazione al servizio del Paese', che si è tenuta oggi a Roma. "Per proteggere le imprese dai cyber-risk – ha spiegato Fancel – noi, come Generali Italia, in collaborazione con il Politecnico Di Milano, abbiamo sviluppato un ‘ciber index’, che misurasse la capacità delle aziende di difendersi dai possibili attacchi informatici”. “Abbiamo – ha continuato – utilizzato un campione di cento imprese, di cui 51 su 100 hanno mostrato di possedere strumenti efficaci per riconoscere e proteggersi da eventuali attacchi informatici”. “I risultati – ha aggiunto – non arrivano alla sufficienza, che sarebbe stata di 60 unità, ma non sono sotto il livello ottimale”. "Per favorire l’innovazione – ha sottolineato – è necessario un cambiamento di competenze delle figure che entrano nelle aziende”. “È fondamentale – ha concluso Fancel – sviluppare ecosistemi che lavorino in modo sinergico e accompagnino questa transizione digitale, nel nostro caso ad esempio, ciò può avvenire con l’integrazione tra assicurazioni e start up”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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