Btp Più, al via oggi il collocamento: cosa c’è da sapere

(Adnkronos) – Al via oggi, lunedì 17 febbraio, il collocamento dei Btp Più, il primo titolo della famiglia del Btp Valore dedicato ai piccoli risparmiatori con opzione di rimborso anticipato del capitale dopo 4 anni. Il collocamento sarà possibile fino a venerdì 21 febbraio (fino alle ore 13), salvo chiusura anticipata.  Il Ministero dell'Economia ha comunicato il tasso minimo garantito che permette ai risparmiatori di farsi i primi calcoli: infatti il Btp Più a otto anni (con scadenza quindi nel 2033) pagherà un interesse del 2,80% per i primi quattro anni. Dal quinto all'ottavo anno, poi, il tasso salirà al 3,60%. Al termine del collocamento saranno annunciati i tassi cedolari definitivi, che potranno essere confermati o rivisti al rialzo, in base alle condizioni di mercato del giorno di chiusura dell’emissione.  Come tutti i titoli di Stato anche il Btp Più, ricorda la nota del ministero, prevede cedole nominali pagate trimestralmente e una scadenza di 8 anni con un’opzione di rimborso anticipato alla fine del quarto anno, dell’intero capitale investito o anche solo di una sua quota. Tale facoltà sarà esercitabile in una apposita finestra temporale prevista tra il 29 gennaio e il 16 febbraio 2029, ma solo per coloro che acquisteranno il titolo durante i giorni di collocamento e non per chi lo acquisterà in seguito sul mercato dei titoli di Stato. In pratica, è un titolo 4+4, dal momento appunto che il rimborso integrale è previsto nel 2029, ma per chi non avesse bisogno di rientrare in possesso della somma investita c'è un piccolo 'stimolo', e cioè l'aumento del rendimento nei quattro anni successivi. Tradotto in cifre questo significa che investendo 10 mila euro, ogni anno – dal primo al quarto – si incassano 280 euro lordi di interessi, e cioè 70 euro al trimestre, mentre dal quinto all'ottavo anno la cedola annua sale a 360 euro (e dunque 90 euro al trimestre). Al netto della tassazione, mantenendo i titoli fino alla scadenza si incassano 2.240 euro.   Btp Più potrà essere acquistato dai risparmiatori attraverso l'home banking, se abilitato alle funzioni di trading online, o rivolgendosi alla banca o all’ufficio postale presso cui si detiene un conto corrente e il conto deposito titoli. Il titolo sarà collocato sulla piattaforma MOT di Borsa italiana alla pari (prezzo uguale a 100), senza vincoli né commissioni, ferme restanti le condizioni offerte dalla propria banca in merito alla tenuta del conto e degli altri servizi attivi. Fra gli elementi da considerare, i risparmiatori dovranno tenere conto che – come per tutti i titoli di Stato – è prevista la tassazione agevolata al 12,5% (a differenza di altre cedole, come i dividendi azionari, tassati al 26%), l’esenzione dalle imposte di successione nonché, come previsto dalla legge di bilancio 2024, l’esclusione dal calcolo Isee fino ad un limite massimo di 50.000 euro complessivi. Infine, nessun problema di disponibilità: il Tesoro si è impegnato a soddisfare interamente ogni richiesta di acquisto della clientela retail, senza massimali previsti. Unica condizione: l'investimento minimo possibile è di 1000 euro.  Facile.it ha fatto alcune simulazioni confrontando i possibili rendimenti del titolo di Stato con quello dei più diffusi conti deposito. Quale conviene? Dati alla mano, sul breve periodo i conti deposito assicurano maggiore flessibilità e guadagni potenzialmente più alti, ma orientandosi sul lungo periodo, i buoni in emissione dovrebbero garantire un rendimento superiore. Ragionando su un’ottica temporale breve, ad esempio 12 mesi, il conto deposito non solo risulta essere lo strumento più flessibile, ma garantisce potenzialmente anche un maggiore guadagno. L’analisi è stata realizzata considerando il rendimento di un conto deposito libero, mentre per il Btp più è stato ipotizzato un tasso lordo annuo del 3%, un valore del titolo stabile a 100 e una cessione integrale alla fine del primo anno.  Con queste condizioni, immaginando un investimento da 10.000 euro, il guadagno netto scegliendo il Btp più arriverebbe a 266 euro, valore inferiore a quello del conto deposito. Secondo l’analisi di Facile.it, guardando all’offerta disponibile oggi online, i rendimenti dei conti deposito non vincolati arrivano, per 12 mesi di giacenza, al 4% lordo annuo, dato che corrisponde ad un guadagno netto di 276 euro. Naturalmente il vantaggio di uno strumento rispetto all’altro potrebbe variare sulla base dell’andamento del prezzo del Btp più e dello scarto di emissione (vale a dire la differenza tra il valore di rimborso e il prezzo di emissione). Sul lungo periodo, invece, il Btp più potrebbe avere vantaggi maggiori. In questo caso l’analisi è stata realizzata considerando il rendimento di un conto deposito vincolato a 4 anni, mentre per il Btp più è stato ipotizzato un tasso lordo annuo del 3%, un valore del titolo stabile a 100 e un rimborso anticipato alla pari alla fine del quarto anno. Con queste condizioni, sempre ipotizzando un investimento da 10.000 euro, il guadagno netto con il Btp più arriverebbe a 1.104 euro, mentre per il conto deposito vincolato, considerando un tasso lordo annuo pari al 3,70%, il rendimento netto si fermerebbe a 1.015 euro.  Inoltre, a vantaggio dei Btp più, va aggiunto che garantisce una cedola trimestrale, mentre per il conto deposito la cedola è sì calcolata ogni 3 mesi, ma liquidata solo a scadenza. Il rendimento del titolo di Stato, infine, potrebbe essere addirittura superiore in base all’andamento del prezzo del BTP durante i quattro anni. "Chi preferisce non vincolare la propria liquidità per un periodo eccessivamente lungo può trovare nei conti deposito uno strumento in grado di garantire un buon rendimento ed una elevata flessibilità", spiegano gli esperti di Facile.it. "Il Btp più, di contro, nasce come strumento di investimento a medio-lungo termine e su un orizzonte temporale che va dai 4 agli 8 anni".  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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