(Adnkronos) – Roma, 18 gennaio 2025 – Auguriamo buon lavoro a Marina Terragni, nuova Garante Nazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Siamo convinte che una femminista indomita come lei possa segnare una svolta nella lotta contro l’uso della Pas e dei suoi succedanei nei tribunali civili, come strumento per negare la violenza sulle donne, sulle bambine, sulle ragazze. La Pas, sindrome di alienazione parentale, è un costrutto psico-giuridico privo di fondamento usato per togliere i figli alle madri, accusate di voler allontanare i bambini dai padri per pura malvagità. Quando una bambina o un bambino che hanno assistito in famiglia a sopraffazione e violenza temono e rifiutano il padre, il terrore e la ripulsa vengono addebitati alla madre, giudicata disfunzionale, manipolatrice, fusionale. E avviene perfino quando è in corso un procedimento contro l’uomo in sede penale. La Pas è stata destituita di fondamento da parte della Convenzione di Istanbul nel 2013, dell’organo di monitoraggio dell’applicazione della Convenzione (GREVIO) nel 2019, delle Nazioni Unite nel 2023 subito dopo un analogo pronunciamento del Parlamento europeo. Eppure questa truffa misogina e pseudoscientifica viene ancora largamente usata contro le donne che subiscono violenza e contro i loro figli e rappresenta un grave ostacolo all’emersione della violenza domestica e al suo contrasto. Noi chiediamo a Marina Terragni di schierarsi a fianco delle madri che lottano per difendere i loro figli e per liberare i loro bambini dalle comunità e dalle case famiglia dove vengono richiusi per essere “riprogrammati” a amare un padre violento e abusante. Noi chiediamo a Marina Terragni di prestare attenzione e di aiutarci a mettere fine alle modalità di prelievo di questi bambini, attuate spesso con modalità atroci e traumatizzanti, indegne di un Paese civile. Claudia Arletti, Beatrice Biancardi, Marzia Bianchi, Alessandra Bocchetti, Marina Bordonali, Cristiana Coviello, Daniela Dioguardi, Flavia Fratello, Anna Maria Gandolfi, Flavia Landolfi, Giovanna Martelli, Melissa Panarello, Monica Ricci Sargentini, Paola Tavella, Nadia Terranova, Serena Tedesco, Sarantis Thanopulos, Claudia Arletti, Beatrice Biancardi, Marzia Bianchi, Alessandra Bocchetti, Marina Bordonali, Cristiana Coviello, Daniela Dioguardi, Flavia Fratello, Anna Maria Gandolfi, Flavia Landolfi, Giovanna Martelli, Melissa Panarello, Monica Ricci Sargentini, Paola Tavella, Nadia Terranova, Serena Tedesco, Sarantis Thanopulos, Auguriamo buon lavoro a Marina Terragni, nuova Garante Nazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Siamo convinte che una femminista indomita come lei possa segnare una svolta nella lotta contro l’uso della Pas e dei suoi succedanei nei tribunali civili, come strumento per negare la violenza sulle donne, sulle bambine, sulle ragazze. La Pas, sindrome di alienazione parentale, è un costrutto psico-giuridico privo di fondamento usato per togliere i figli alle madri, accusate di voler allontanare i bambini dai padri per pura malvagità. Quando una bambina o un bambino che hanno assistito in famiglia a sopraffazione e violenza temono e rifiutano il padre, il terrore e la ripulsa vengono addebitati alla madre, giudicata disfunzionale, manipolatrice, fusionale. E avviene perfino quando è in corso un procedimento contro l’uomo in sede penale. La Pas è stata destituita di fondamento da parte della Convenzione di Istanbul nel 2013, dell’organo di monitoraggio dell’applicazione della Convenzione (GREVIO) nel 2019, delle Nazioni Unite nel 2023 subito dopo un analogo pronunciamento del Parlamento europeo. Eppure questa truffa misogina e pseudoscientifica viene ancora largamente usata contro le donne che subiscono violenza e contro i loro figli e rappresenta un grave ostacolo all’emersione della violenza domestica e al suo contrasto. Noi chiediamo a Marina Terragni di schierarsi a fianco delle madri che lottano per difendere i loro figli e per liberare i loro bambini dalle comunità e dalle case famiglia dove vengono richiusi per essere “riprogrammati” a amare un padre violento e abusante. Noi chiediamo a Marina Terragni di prestare attenzione e di aiutarci a mettere fine alle modalità di prelievo di questi bambini, attuate spesso con modalità atroci e traumatizzanti, indegne di un Paese civile. —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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