GASPERINI
“Mai avuti dubbi sulla tenuta del gruppo, sempre molto competitivo. Ciò che ha fatto la squadra per portare a casa il risultato è stato ottimo, per l’apporto di tutti. Carnesecchi ci ha letteralmente salvati nel primo tempo, nella ripresa ci siamo disposti in campo meglio coprendo lo spazio in maniera differente. Zaniolo è migliorato nel dinamismo, deve lavorare nel posizionamento anche difensivo. Non possiamo permetterci di riaccendere il pubblico di casa, come è successo oggi“.
“Il problema principale nel primo tempo è che non siamo stati pericolosi, concedendo invece spazi pericolosi al Cagliari. Nella ripresa abbiamo imbrigliato gli avversari, però nel finale avremmo dovuto essere più efficaci in virtù degli spazi creatisi“.
«Non ho mai avuto dubbi sul match, Lookman mi è sembrato molto stanco. Vittoria grazie ai cambi? Gli altri anni c’era Muriel che era stratosferico quando entrava, non è cambiato il numero e la profondità della squadra. Credo che il numero dei giocatori della rosa è quello così come dei giocatori usati più o meno»
ZANIOLO E CARNESECCHI – «Carnesecchi nel primo tempo si è scaldato, ha permesso che la partita finisse 0-0 nel primo tempo. Poi abbiamo occupato bene gli spazi, non abbiamo concesso molto, Zaniolo ha fatto un gran gol e qualche buona giocata appena entrato. E’ migliorato nel dinamismo, deve lavorare di più nel finale. Non ci possiamo permettere di passare da una situazione di vantaggio a una di svantaggio»
VINCERE – «Vincere dà dei segnali al gruppo, fa capire che è competitivo, è un gruppo diventato solido ed efficace. Abbiamo bisogno di crescere»
PRIMO TEMPO – «Abbiamo giocato molto offensivi, con molti attaccanti, ma non siamo stati incisivi, non eravamo sufficientemente pericolosi, abbiamo concesso spazi dove il Cagliari è stato pericolosissimo. Nel secondo tempo abbiamo imbrigliato meglio il Cagliari. Nel finale potevamo essere molto più efficaci e soffrire un po’ meno»
“Carnesecchi ci ha salvato, ha fatto sì che il primo tempo finisse 0-0. Nel secondo invece ci siamo disposti meglio, occupando in maniera più efficace gli spazi e non abbiamo concesso molto. Siamo andati in vantaggio con Zaniolo che ha fatto una buona gara, sta migliorando sicuramente nel dinamismo ma deve lavorare di più nel finale quando si tratta di difendere, ma non ci possiamo permettere che a ogni suo gol accenda il pubblico avversario. Questo ci fa passare da una situazione di vantaggio a una di svantaggio. Ha rilanciato l’ambiente contro un Cagliari che era tramortito, questa è già la seconda volta che capita e non va bene”.
“La gara di oggi manda dei segnali sul fatto che siamo un gruppo molto competitivo e quando non gioca in undici sopperisce alle difficoltà di qualcuno. Siamo molto solidi ed efficaci, però se per giocare dove siamo in classifica noi abbiamo necessità di crescere e di migliorare la rosa”.
Sulle condizioni di Hien
“È uscito perché si è infortunato, dobbiamo capire bene cosa abbia. Difficile fare delle valutazioni ora, le farà il medico quelle”.
Non è tollerabile che ogni volta che segna incendi pubblico avversario, è già la seconda volta che accade. Il Cagliari era tramortito e con la sua esultanza ha riacceso tutto lo stadio”. Il giocatore sicuramente farà tesoro delle parole del mister, consapevole che può solo migliorare.
NICOLA
“Mancato solo il gol? Sintesi giusta, ma ingrata nei confronti dei miei giocatori. Fare gol nel calcio è un’arte non facile, però diventare determinanti quando arriva il momento non è ugualmente facile. Questo è il prossimo step da compiere. Tra la gara di Firenze e quella odierna mancano due punti, secondo me. Dobbiamo diventare più cinici“.
“Quando si affrontano squadre del livello dell’Atalanta, la qualità non deve solamente risiedere in attacco ma pure negli altri reparti. Si tratta di aspettare e dare fiducia ai giocatori. Al termine del girone d’andata faremo ulteriori valutazioni, però sono molto soddisfatto dei giocatori a disposizione. I ragazzi oggi sono stati lucidi, anche in fase difensiva. Nel forcing finale siamo stati invece poco pazienti. L’Atalanta è prima, forse perché riesce a vincere anche delle partite come questa“.
“Tutte le grandi squadre affrontate finora hanno qualità a sufficienza: l’Atalanta da par suo porta una pressione asfissiante sugli avversari. Uno dei nostri obiettivi era quello di rendere i palloni meno interpretabili per i nostri avversari“.
“Luvumbo? Non sappiamo ancora le sue condizioni. Con lui in campo stavamo interpretando il gioco in maniera differente, portando maggiore efficacia nelle ripartenze”.
“Deiola è stato schierato per aggiungere fisicità in mediana e portare qualche pericolo in più per l’Atalanta sui calci piazzati. Alessandro è un giocatore che può essere stimato da qualsiasi allenatore: può commettere qualche errore tecnico, però mi trasmette sempre una grande fiducia“.
“Il fallo di mano di Kossonou sul cross di Deiola? Non mi va di ridurre la prestazione della nostra gara a un singolo episodio. Non mi interessa parlare dell’arbitraggio, anche perché spesso sembra che uno ne voglia parlare per ottenere qualche vantaggio. Sono cose che sinceramente mi stanno un po’ sulle pa..e“.
Sulla gara
“Mi sembra un po’ ingrato nei confronti dei miei giocatori sintetizzare questa prestazione dicendo che ci è mancato solo il gol. Non è semplice segnare nel calcio moderno, dobbiamo cercare di essere determinanti quando è l’ora giusta. Questo è il nostro ultimo step migliorativo. Nelle ultime due abbiamo giocato contro Fiorentina e Atalanta e tornare a casa con il pensiero che mancano due punti, questo personalmente mi dà grande consapevolezza. I miei giocatori devono essere contenti, abbiamo fatto una grandissima prestazione. Serve essere più cinici e sereni nel finale”.
Sullo score realizzativo nelle ultime gare
“La lettura che mi do è che quando si incontrano squadre del genere la qualità è data non solo dagli attaccanti ma da parte di tutti. Serve riconoscere le qualità altrui e chi gioca per il nostro obiettivo non può avere lo stesso livello. Serve avere pazienza e fiducia nel far crescere i giocatori che hanno nelle loro corde queste potenzialità. Al termine del girone di andata si rifaranno ulteriori valutazioni per ciò che stiamo facendo, ma io sono contento dei ragazzi che ho a disposizione. Non ci sono altri motivi per definire una partita interpretata tatticamente bene, cambiando modo di impostare passando da quattro a tre o viceversa. Nel forcing finale abbiamo perso un pochino di pazienza perché non vedevamo l’ora di trovare la spizzata, che poi abbiamo trovato nel finale con Pavoletti su cui è stato molto abile Carnesecchi. L’Atalanta è prima perché riesce a vincere anche delle gare del genere, difficili per loro. Noi costruiamo ciò che ci serve per arrivare quanto prima a ottenere punti da prestazioni simili”.
Sull’Atalanta
“Non sono così sciocco da togliere meriti a una squadra da un così grande obiettivo. L’Atalanta ha la capacità di mantenere una pressione importante e non è mai semplice giocare contro di loro. Per noi è stato molto allenante questo match, nel non perdere troppi palloni e facendo girare il pallone velocemente. L’Atalanta è una squadra forte ma non sarà facile nemmeno per loro fino alla fine”.
Sui numeri offensivi del match
“Oggi parlavo di frenesia per la voglia di recuperare la partita. Se fosse entrato il pallone di Pavoletti avrebbe pagato anche questo tipo di attitudine, questo era utile per far saltare il banco con l’obiettivo di disorganizzare l’Atalanta. Una di queste mosse è stata portare in attacco Mina. Nella prestazione generale c’è poco di migliorabile, c’è chi guarda che noi non abbiamo avuto la capacità di fare gol, ma io vedo che di fronte avevamo un portiere da Nazionale e di grande livello”.
Su Deiola e Luvumbo
“Non so ancora che ha tolto al Cagliari l’uscita di Luvumbo, con lui interpretavamo un sistema di gioco diverso. Nei momenti in cui l’Atalanta pressava alto c’era la possibilità di essere efficaci su ripartenze e su attacco alla profondità di diretta. Senza Zito abbiamo dovuto interpretare un’altra gara, recuperando i palloni tra le linee e distenderci con movimenti coordinati. Non avendo finito la partita con Zito non sarei se sarebbe andata diversamente. Deiola? Contro l’Atalanta serve avere grande fisicità ed essere abile nei calci piazzati. Ho preferito partire con un centrocampo con più gestione con Makoumbou, pressioni con Adopo, e la capacità di Deiola nel liberare il corridoio centrale tra Zito e Piccoli e la fase di non possesso nel non perdere il livello di pressione. Deiola lo conoscete meglio di me, è un giocatore che chiunque lo ha avuto può solo che pensar bene per la sua professionalità. Spesso viene criticato per qualche errore tecnico, ma quando lo metti in campo puoi sempre stare tranquillo perché è funzionale al nostro sistema di gioco”.
Sul mancato rigore
“Non capisco mai come qualcuno viene preso quando parla dell’arbitro, io ho un’idea precisa. Secondo me è l’arbitro che dovrà valutare. Come noi facciamo le analisi della nostra prestazione, loro per migliorare dovranno farlo per le decisioni che prendono. Non voglio ridurre una partita del genere a un singolo episodio. Giudicatelo voi, non c’è sempre bisogno di aggiungere. Non mi interessa e non mi va, anche perché poi chissà come viene interpretato e riportato il mio pensiero. Queste cose diciamo che mi stanno un po’ antipatiche”.
Commenta per primo