(Adnkronos) – "Credo che ieri sia stata una bella giornata per l'Italia intera, per me, e vi farò una confessione, non ho provato emozione più grande di quando ho chiamato una madre per dire che sua figlia stava tornando a casa". Così Giorgia Meloni, risponde all'Adnkronos in apertura della conferenza stampa alla Camera a una domanda sul caso della liberazione della giornalista Cecilia Sala. "Non è un lavoro che ho fatto da sola – chiarisce la premier -voglio ringraziare Mantovano, l'intelligence, il corpo diplomatico, il ministro degli Esteri Tajani". "E' stata una triangolazione complessa con Iran e Stati Uniti d'America, una questione – sottolinea – seguita dall'inizio con costanza, mettendo assieme dei tasselli che hanno composto questo puzzle". Quanto al ruolo dell'ingegnere iraniano Abedini, detenuto in Italia, "le interlocuzioni ovviamente ci sono e ci sono state finora, ci saranno comunque e quindi insomma il lavoro è ancora molto complesso, non è una cosa che è terminata ieri, ma penso che si debba discutere dei dettagli nelle sedi che sono competenti". Meloni spiega che il caso "è al vaglio del ministero della Giustizia, al vaglio tecnico e politico. Anche seguendo quello che c'è scritto nel trattato di mutua cooperazione giudiziaria con gli Stati Uniti, bisogna continuare a discutere anche con i nostri amici americani: avrei voluto parlarne anche con il presidente Biden che doveva essere qui a Roma oggi". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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