(Adnkronos) – “Essere riconosciuti per il quarto anno consecutivo Top Employer in Italia è davvero motivo di grande orgoglio. Non solo per la certificazione in sé, ma soprattutto per la determinazione e l’entusiasmo che ci permettono di mantenere con costanza questi standard. Siamo presenti in Italia da 14 anni e mi piace ricordare anche l’importante anniversario dei 10 anni di attività del nostro customer service di Cagliari. In questi anni non ci siamo mai fermati e abbiamo sempre guardato avanti, con l'obiettivo di migliorarci, investendo oltre 16,9 miliardi di euro nel Paese. Abbiamo assunto a tempo indeterminato 18.000 persone di talento che ricevono retribuzioni competitive e numerosi benefit sin dal primo giorno”. Lo ha detto Marta Centurione, Country Hr Leader di Amazon Italia, in seguito all’ottenimento da parte di Amazon della certificazione Top Employers 2024 per le sue attività in Italia, comprese quelle legate al customer service di Cagliari, le attività logistiche, le attività corporate e retail dei dipendenti basati negli uffici di Milano e i centri di ricerca e sviluppo. Ancora una volta, quindi, Amazon, con la conferma conseguita anche a livello europeo del prestigioso attestato, dimostra il proprio impegno e dedizione nell’offrire un ambiente di lavoro positivo e sicuro per i suoi dipendenti anche a livello internazionale: “In Amazon ci piace sempre sottolineare come la volontà di offrire il miglior servizio possibile al cliente finale vada di pari passo all’ambizioso obiettivo di diventare il miglior datore di lavoro al mondo", ha spiegato. "L’azienda ha ben chiara la centralità delle persone che ogni giorno contribuiscono con le loro competenze e i loro talenti al successo di Amazon ed è grande il senso di responsabilità nei loro confronti. Ogni nostra decisione è orientata al costante miglioramento dell’ambiente lavorativo per offrire uno dei luoghi di lavoro più innovativi al mondo per il settore, con salari competitivi, processi e sistemi che assicurano il benessere e la piena sicurezza di tutti i dipendenti”, ha sottolineato. L’importante certificazione viene attribuita dall’Istituto Top Employers alle aziende che si sono distinte per il loro impegno nella crescita e nel benessere dei propri dipendenti: “In tutte le nostre sedi – ha ricordato – i dipendenti ricevono una retribuzione competitiva fin dal primo giorno. Le retribuzioni dei dipendenti Amazon in Italia si collocano tra le più alte per ciascun settore di riferimento delle attività operate. Per noi, ascolto, formazione continua e opportunità di crescita sono elementi imprescindibili per costruire un clima sereno e virtuoso in cui continuare ad innovare e poter così offrire posti di lavoro di qualità. Oggi in Italia, contiamo più di 400 tipologie di professioni differenti, grazie alla continua volontà di introdurre nuove competenze altamente tecniche e specializzate”. Essere Top Employer oggi significa anche avere a cuore le tematiche di inclusione e parità di genere e l’attenzione alle buone pratiche in tema di equità e inclusione, per Amazon non è solo necessario, ma è anche fattore di crescita per le stesse aziende: “La capacità di Amazon di innovare per i clienti – ha affermato – si basa sulle diverse prospettive e competenze delle persone dei nostri team. Per rendere le iniziative DE&I pienamente integrate nella strategia aziendale, Amazon guarda agli obiettivi di Diversity & Inclusion come a un importante asset strategico. Con tale visione e metodo mi piace ricordare che in tema gender gap, a fine 2023, abbiamo ottenuto per tutte le nostre linee di business in Italia anche la certificazione di parità di genere che è parte integrante delle priorità strategiche della Missione 5 del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Essere inclusivi significa andare incontro alle esigenze personali. Pertanto, Amazon ha introdotto specifici strumenti per il supporto alla genitorialità: “Turni specifici o congedi ad hoc; programmi di copertura sanitaria per tutti i tipi di coppie e famiglie; un servizio di assistenza a 360 gradi, dalle questioni relative alla salute mentale, a quelle personali e anche di natura giuridico amministrativa; percorsi di mentoring e crescita professionale che possano valorizzare ogni background ed esperienza personale. La nostra responsabilità come datori di lavoro è fornire a ciascuno gli strumenti commisurati alle diverse necessità, così che tutti siano messi in condizione di cogliere al massimo le possibilità e le opportunità offerte dall’azienda. Crediamo nel ruolo attivo che può assumere un’azienda come promotore di cultura inclusiva e le iniziative che portiamo avanti sono molteplici sia all’interno che verso l’esterno”, ha concluso. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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