Chi erano le Sigaraie?
L’attuale “Sa Manifattura”, oggi denominata Fabbrica della Creatività, Polo di Innovazione – Scientifica e Culturale (di proprietà della Regione Sardegna e gestito da Sardegna Ricerche), un tempo era una Fabbrica: La Manifattura Tabacchi!
L’ex Manifattura ha una storia molto antica: sorge nella seconda metà del Settecento sui resti di un convento distrutto dagli spagnoli. L’edificio nacque come Convento dei Francescani nel 1478, ospitò la farmacia dei frati tra i quali San Salvatore da Horta; nel 1765 viene ceduto ai Piemontesi che nel 1899 impiantano la Manifattura Tabacchi. Il complesso venne ampliato più volte e nel 1900 ulteriormente modificato fino ad avere l’aspetto attuale. La Manifattura ha sempre impiegato soprattutto personale femminile e rappresenta uno dei luoghi storici della riscossa operaia di Cagliari. La fabbrica fu chiusa nel 2001. La Fabbrica era “abitata” da donne, uomini e bambini, dal 1800 al 2001. Sino agli inizi del ‘900, le operaie erano principalmente donne, perché si diceva che avevano le dita più piccole, per poter girare i sigari e le sigarette a mano. In seguito, furono assunti anche gli Uomini, non solo come operai, ma anche custodi ed infermi La chiusura della fabbrica fece diverso clamore, irritando sia i centinaia di lavoratori, perché la maggior parte di loro perse il lavoro, con famiglie (mogli e figli) da mantenere.
La Regione Sardegna, solo nel 2006 restaurò l’intero complesso, e solamente dal 2016 è gestita da Sardegna Ricerche. Oggi i suoi spazi ospitano istituzioni e iniziative culturali, artistiche, scientifiche, imprenditoriali e di volontariato. E dal 2020, la nostra “Opificio Innova” è concessionaria di Sardegna Ricerche.
Altri spazi, sono stati affidati a “Is Mascareddas – Teatro Arte Burattini”, “Cineteca Sarda”, “Tele Sardegna”, “Sardegna Film Commission”, etc.
Daniele Cardia
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