(Adnkronos) – "Oggi abbiamo la fortuna di poter offrire ai nostri pazienti delle terapie innovative, delle terapie che dal punto di vista chirurgico vanno sempre nella direzione della mini-invasività". Questo significa poter "risolvere anche patologie importanti, preservando gli organi e offrendo una invasività minore. Il tempo della chirurgia a cielo aperto con i tagli è probabilmente, non dico scomparso, ma fortemente diminuito. Oggi la maggior parte dei nostri trattamenti si fanno con la laparoscopia, con la chirurgia robotica". Lo ha detto Vincenzo Ficarra, responsabile Ufficio scientifico della Società italiana di urologia (Siu), in occasione del Congresso nazionale Siu in corso a Bari. "In urologia esiste il grande capitolo della endourologia – continua Ficarra – cioè la possibilità di trattare patologie dell'apparato urinario utilizzando le vie naturali, quindi risalendo all'interno degli ureteri e andando a raggiungere, ad esempio, questi calcoli che un tempo richiedevano trattamenti invasivi. Oggi riusciamo per via endoscopica a trattarli in maniera efficace". Il congresso è occasione però anche di aggiornamento su terapie farmacologiche. "Nuovi trattamenti, soprattutto nell'ambito oncologico – conclude lo specialista – allungano la vita dei pazienti che non hanno la possibilità di guarire dalle loro patologie, ma che possono essere trattati con farmaci molto efficaci per un tempo sempre più lungo". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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