Nuraghi ed Intelligenza Artificiale? Voi direte cosa c’entrano l’uno con l’altro. Invece, se n’è parlato in una Conferenza Internazionale, VENERDI29 NOVEMBRE a “Sa Manifattura”, presso i locali di “Opificio Innova”.
Tutti gli strumenti di innovazione, compresa l’intelligenza artificiale, se ben utilizzati possono diventare uno strumento fondamentale per la valorizzazione della civiltà nuragica, sia perché può aiutare gli Studiosi a capire i numerosi misteri che ruotano intorno alla civiltà nuragica, sia perché può creare nuovi strumenti di comunicazione, che sono in grado di portare nuovi strumenti di valorizzazione, su basi scientifiche per comunicare al mondo la straordinaria ricchezza culturale della Sardegna.
Tra le novità della conferenza, è stato presentato il PROGETTO EHJA, una collaborazione tra Università di Cagliari, e C.R.S.4.
PROFESSOR IVAN BLECIC (Docente Università di Cagliari):
Qual è l’aspetto digitale del Progetto?
«Ha l’obiettivo di costruire una rete territoriale, che mette insieme siti nuragici, con tecnologie, piattaforme e hardware, per la gestione, divulgazione e presentazione di visite guidate. Tutti quei servizi tecnologici, basati su tecnologie digitali, che possono supportare tutti gli aderenti a questa Rete».
Tra i vari spettatori presenti, anche un’ospite d’eccezione:
ANDREA SODDU (Ex Sindaco di Nuoro):
Perché la sua presenza oggi, in questa conferenza?
«Perché sono convinto, che questo sarà un argomento del futuro, è una chiave di lettura quella di legare il nostro patrimonio archeologico che risale a migliaia di anni fa, con un sistema che può portare a valore tutta la Sardegna, tutta la collettività, come quello dell’intelligenza artificiale. Abbiamo assistito ad un incontro interessantissimo, che ci fa vedere quali sono le possibilità divulgative dei sistemi di costruzione, piuttosto dei sistemi di vita, e questi possono ritornare utili a tutti».
Uno dei tanti relatori, è stato un Luminare Internazionale:
IL DOTTOR MAURIZIO FORTE (Docente di Archeologia e Tecnologia Digitale DUKE UNIVERSITY -Nord Carolina):
Come si coniuga il nostro patrimonio nuragico, con l’intelligenza artificiale?
«Questo è un caso di studio eccezionale, siamo di fronte ad un territorio con almeno ottomila sita classificati, questo rende il tema molto affascinante. Siccome, l’intelligenza artificiale è sicuramente, il sistema più avanzato che abbiamo per studiare dati complessi, con dati, forme e dimensioni diverse. Questo è il prodotto tecnologico più adatto, per studiare anche i nuraghi. Sono due sistemi affascinanti da studiare. La tecnologia aiuta a disseminare, la Sardegna si sta facendo conoscere nel mondo, ad esempio c’è una mostra a New York».
Daniele Cardia
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