(Adnkronos) – Halloween si avvicina e i fan – anche italiani – della notte più paurosa dell'anno sono pronti con i travestimenti da sfoggiare il 31 ottobre. Ma le facce da vampiro, mostro o strega potrebbero costare più del prezzo dei trucchi necessari per realizzare i propri personaggi 'dark'. E a farne le spese potrebbe essere la pelle, con dermatiti o reazioni allergiche, in caso di particolari sensibilità. Come evitare brutte sorprese? Lo spiega all'Adnkronos Salute Francesca Farnetani, professoressa di dermatologia dell'Università di Modena e Reggio Emilia. "L'uso dei cosmetici per la ricorrenza di Halloween – osserva – prevede spesso colori scuri in zone altamente allergiche del volto dei bambini. E infatti la zona perioculare", quindi intorno agli occhi, "e peribuccale", intorno alla bocca, "sono tra le zone più sensibili e più allergiche. Proprio per questo è giusto usare innanzitutto prodotti cosmetici acquistati" in punti vendita sicuri e specifici, "come le profumerie, ma anche prodotti più da banco, però che siano a norma, quindi che non abbiano tutta quella lista di allergeni vietati nei cosmetici". "Sono ovviamente maggiori le accortezze che vanno usate nei bambini in cui è nota la presenza di un'allergia al nickel e a profumi mix, che è riscontrata a volte nei bambini atopici", con un'ipersensibilità particolare, "o comunque nei bambini con dermatiti – avverte l'esperta – Essendo queste sostanze inevitabilmente presenti nei cosmetici (cosmetici a norma, regolari), nei casi in cui è nota l'allergia al nickel o a profumi mix non vanno proprio usati. Li si potrà sostituire con maschere, con visiere, ma il trucco cosmetico non va usato". Le 'spie rosse' da tenere in considerazione? "Laddove per esempio si è visto gli anni precedenti, o contestualmente appena si inizia a truccare il bambino, che c'è subito un prurito, un'intolleranza, è bene fermarsi. A volte è solo la pelle sensibile, senza arrivare fino all'allergia, che può avere un discomfort verso questi prodotti e causare comunque dermatiti. Cosa fare in questi casi? Rimuovere immediatamente il trucco e lavare con acqua abbondante, e ovviamente non riapplicare il cosmetico. Se il tipo di prodotto dà fastidio, entro 30 minuti si avrà da parte dei bambini la segnalazione del problema e a quel punto occorre intervenire tempestivamente". Se invece non viene riportata nessuna intolleranza, "allora ci si può truccare in libertà. Una raccomandazione molto importante per tutti – rimarca però Farnetani – è quella di rimuovere il make-up non con il sapone di uso comune per le mani o con cui ci si lava abitualmente, ma con struccanti, che saranno ovviamente quelli della mamma, ma vanno bene lo stesso. Non è importante usare dei prodotti appositi per bambini. Vanno bene le soluzioni micellari, ottime e poco fastidiose, oppure altri tipi di struccanti in uso. L'importante è struccare bene e, dopo aver passato il prodotto, sciacquare con abbondante acqua". Ma, precisa la dermatologa, le insidie non si nascondono solo nei trucchi per il viso e per colorare la pelle. "E' giusto citare anche alcuni prodotti che spesso in occasione di Halloween vengono usati: sono gli spray per i capelli, quelli che li rendono colorati, con colori un po' scuri come il viola, ad esempio. Va posta attenzione anche a questi. Spesso vengono comprati in negozi non specializzati", come bazar che vendono un po' di tutto, "però va considerato che anche lo spray colorato per capelli, seppur non applicato direttamente in viso, può portare delle grosse reazioni orticarioidi nella cute, che diventano poi fastidiose. Va dunque verificato attentamente che siano sempre prodotti a norma, e che non abbiano gli allergeni oggi vietati. E' davvero importante, perché anche il capello, col cuoio capelluto, è un'area sensibile". Come prevenire tutti i rischi citati? Fare un 'test' su un pezzetto di pelle prima della festa per verificare che non ci siano reazioni "può essere un'idea – conclude Farnetani – Se non appare nulla in 15-20 minuti, via libera. Se venisse una reazione, è consigliabile applicare una crema cortisonica e poi rivolgersi comunque a uno specialista". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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