Community-based Business: il fenomeno che dagli States spopola in tutto il mondo e il caso di Andrea Traina

(Adnkronos) – Torino, 31/05/2024 – La formazione delle community online è certamente uno degli effetti più evidenti della digitalizzazione alimentata dalla diffusione globale di internet. Come si può facilmente intuire, si tratta di spazi virtuali, accessibili mediante siti e piattaforme digitali, dove un gruppo di persone (utenti) può interagire reciprocamente per condividere interessi e obiettivi comuni. Il concetto di community è però applicabile anche a realtà offline con le medesime caratteristiche; è il caso, ad esempio, del marchio Red Bull, che sfrutta diversi sport – inclusi quelli estremi – per promuovere il proprio brand presso le community di sportivi e tifosi, implementando una strategia commerciale basata sul cosiddetto “event marketing”.  Tra le risorse sfruttate in maniera strategica dai moderni modelli di marketing vi sono anche le community online. Il motivo è piuttosto semplice: come scrive Forbes.com, “che si tratti di un forum, di un gruppo su un social media o di una piattaforma specializzata, queste comunità fungono da hub per la condivisione di conoscenze, per il networking e il reciproco potenziamento”.
 Le aziende che intendono sfruttare a livello commerciale le dinamiche delle community digitali, adottano un posizionamento specifico all’interno delle stesse, mediante una strategia community-based (letteralmente, “basata su una comunità digitale"). Pertanto forniscono una serie di servizi e contenuti, quali sconti, promozioni esclusive e agevolazioni di vario tipo. Questo modello, che negli Stati Uniti sta acquisendo crescente popolarità, è spesso indicato anche come “Social Enterprises”, a sottolineare la centralità della componente umana e sociale. Chi sceglie di fare business adottando un approccio “community-based”, infatti, non può prescindere dal dirigere i propri sforzi verso i bisogni della comunità di riferimento, fornendo servizi e creando opportunità ‘su misura’ per la propria utenza. Rispetto a modelli di impresa più tradizionali, sono maggiormente incentrati sui bisogni espressi dalla community; ragion per cui, il focus si sposta verso la condivisione di valori comuni, attraverso iniziative che pongano il singolo utente in primo piano: eventi dal vivo, viaggio di gruppo, campagne di UGC (User Generated Content, ossia contenuti realizzati dagli utenti stessi).  Il modello “community-based” è applicabile tanto alle entità no-profit tanto ad aziende e imprenditori che vogliono guadagnare online mediante un approccio innovativo. In entrambi i casi, la struttura di business si avvale di un’organizzazione cooperativa, grazie alla quale risorse e benefici sono reciproci e condivisi. Spesso tali community adottano politiche di sostenibilità sociale ed ambientale, e reinvestono le risorse all’interno della comunità stessa, per rafforzarla ulteriormente. In Italia, il modello del “social enterprising” è tra quelli emergenti, grazie anche ad Andrea Traina, una delle figure di riferimento per quanto riguarda lo sviluppo di business community-based. Attraverso la propria attività di speaker su palchi italiani ed esteri, inclusi quelli della prestigiosa Florida International University, Traina promuove un approccio innovativo, incentrato sul network marketing e sul personal branding, offrendo la possibilità, sia a chi ha già una community attiva, in quanto influencer o creator, sia a chi vuole partire da zero, di sviluppare un percorso professionale nell’ambito dei Community Based Businesses. Uno degli aspetti più caratterizzanti del business nell’era digitale è l’uso dei social media, la cui diffusione ha reso una risorsa strategica imprescindibile per chiunque voglia fare marketing, specialmente online. Gli speech di Andrea Traina sono, non a caso, incentrati anche sul corretto utilizzo dei social media, finalizzato ad una comunicazione funzionale ed efficace, che funga da veicolo ad una espansione progressiva del business; ciò attraverso guide Step by Step focalizzate sulla monetizzazione tramite la creazione di una community e una corretta comunicazione online, abbinati ad una cultura aziendale e del valore. Lo stesso Traina ha già creato una community, che conta migliaia di membri appassionati di marketing e imprenditoria digitali, i quali seguono i suoi eventi da tutto il mondo. Naturalmente, per guadagnare online non basta creare una comunità di persone e usare bene i social; occorre anche poter garantire prodotti e servizi, promuovendoli in maniera adeguata. Traina si occupa anche di come lanciare nuovi prodotti sul mercato, sviluppando l’argomento in veste di speaker nell’ambito non solo di meeting aziendali, ma anche in prestigiosi contesti universitari. La sua comunicazione non è incentrata solo ed esclusivamente sul profitto, ma predilige un approccio focalizzato sul valore e sulla componente umana. Sebbene insegni anche a trasformare una community in una concreta possibilità di carriera, Traina ritiene che il ritorno economico non debba prevalere sulla creazione di valore e sulla componente umana. Nella visione di Traina, confermata anche da diversi studi di settore, fare networking e community-based business rappresentano la nuova frontiera del marketing online, un modo per generare guadagni a partire da modelli di business innovativi. 
Per informazioni: Andrea Traina Via San Pancrazio 22A Druento (TO) 10040 Contatti: andreatraina.info@gmail.com
 —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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