Da Londra a Las Vegas, così FusinaLab crea gli store iconici per i grandi brand

(Adnkronos) – Bassano del Grappa, 17 luglio 2024 – Dietro gli allestimenti e display dei Ferrari Store di Milano e Las Vegas, del negozio pop-up di OFF White a Londra o, ancora, dietro l’iconico Christmas Tree di Gucci del 2023 in Galleria Vittorio Emanuele a Milano, c’è un’eccellenza del design made in Italy. Si tratta di FusinaLab, azienda di Bassano del Grappa specializzata in progettazione e produzione nel settore del visual merchandising e del retail marketing. FusinaLab nasce come laboratorio di produzione di oggettistica in metallo e plastica nel 1971. Un approccio innovativo all’uso dei materiali contraddistingue negli anni il lavoro del fondatore Carlo Bonato e poi quello del figlio Luca, oggi a capo dell’azienda. Una realtà che mette il design e l’espressività artistica al centro della progettazione e della realizzazione di artwork, installazioni e allestimenti per diversi tra i più importanti brand al mondo nel retail del lusso e non solo. «FusinaLab porta con sé un patrimonio artistico e culturale notevole», spiega Luca Bonato. «Sono orgoglioso di portare avanti l’impresa fondata da mio padre, oggi diventata un partner per brand di livello globale in grado di unire una peculiare sensibilità artistica e per il design a una forte expertise sui materiali. La nostra forza è sempre stata quella di coniugare creatività e ingegneria, artigianalità e sperimentazione, grazie a un forte radicamento sul territorio. È questo il motivo che ci spinge a definirci “un’azienda grande quanto il Veneto” e crediamo nel valore di un ecosistema di competenze su cui investiamo alimentando una filiera che supporta varie fasi della realizzazione delle commesse. Forti di questa importante tradizione puntiamo a crescere nei prossimi anni per essere ancora più competitivi in un mercato globale in cui talento e sensibilità artistica fanno realmente la differenza». Le collaborazioni con prestigiosi brand come Luxottica, Prada, Fendi, oltre alle già citate Ferrari, Gucci e OFF White, hanno permesso all’azienda bassanese di esporre le proprie creazioni da Milano a Las Vegas, da Parigi a Londra. Un’espansione evidenziata anche dalla crescita economica dell’ultimo triennio, pari al 40%. Proprio con i grandi marchi della moda e del luxury FusinaLab trova un fondamentale settore di sviluppo, lavorando all’ideazione, progettazione e allestimento di spazi espositivi, artwork e installazioni. Al centro, l’ingegno e la sensibilità creativa di Carlo prima e Luca Bonato poi. I lavori del fondatore dell’azienda hanno ottenuto diversi riconoscimenti a livello internazionale, tra cui la Medaglia d'Oro alla quindicesima edizione della Triennale di Milano e il Gold Medal Diploma ENAPI al World Craft Council a Monaco di Baviera. Alcune delle sue opere hanno trovato spazio anche in diversi film prodotti a Hollywood: tra queste “La Lente”, una scultura di vetro inserita nel film “La leggenda del re pescatore” del 1991, diretto da Terry Gilliam.  L’azienda ha anche collaborato con diversi nomi importanti del mondo dell’arte, come l’artista multidisciplinare Virgil Abloh, rapporto che ha portato alla realizzazione di numerosi progetti, non ultima la retrospettiva sui vent’anni di carriera al Museum of Contemporary Art di Chicago, o l’installazione alla Galleria Gagosian di Londra in coppia con Takashi Murakami. Numerose le collaborazioni anche con l’artista optical Alberto Biasi che ha utilizzato il plexiglas come materiale di riferimento fin dagli anni Settanta. La visione artistica e tecnica di FusinaLab (https://www.fusinalab.com/) si lega ad un impegno concreto per la sostenibilità. L'azienda, infatti, sceglie in maniera consapevole materiali circolari per i progetti. Oltre ad aver ottenuto la certificazione ISO 14001 per la gestione ambientale, collabora con Treedom – impegnato a supportare le aziende con progetti su misura sulla sostenibilità – per piantare alberi a distanza, puntando a creare una foresta globale entro i prossimi 5 anni. Grazie ai primissimi alberi piantati in Camerun, sono già stati assorbiti 550 kg di CO2 nell'aria. FusinaLab: https://www.fusinalab.com/
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