Il dovere di segnalazione nelle situazioni di pregiudizio nei riguardi dei minori

Esatto, la segnalazione all’Autorità Giudiziaria in caso di situazioni lesive o pericolose per la salute fisica o psichica di un minore può essere effettuata da qualsiasi persona o istituzione che ne venga a conoscenza. Questo processo si suddivide generalmente in due ambiti: Segnalazioni in ambito civile: Queste riguardano situazioni in cui si riscontra un pregiudizio della salute psicofisica di un minore, ad esempio situazioni di abuso, trascuratezza o violenza domestica. La segnalazione civile può essere effettuata da qualsiasi individuo o istituzione che abbia conoscenza di tali circostanze. Segnalazioni in ambito penale: Queste si verificano quando si ha notizia di un reato commesso ai danni di un minore. In tal caso, la segnalazione diventa obbligatoria per alcune categorie di persone che rivestono determinate qualifiche o svolgono specifiche professioni. Ad esempio, insegnanti, operatori sociosanitari del servizio pubblico (come medici, psicologi, assistenti sociali) e coloro che si trovano ad esercitare una finzione di Pubblico Ufficiale o di Incaricato di Pubblico Servizio sono tenuti per legge a segnalare alla giustizia qualsiasi notizia di reato che coinvolga un minore. Queste disposizioni sono volte a garantire una maggiore protezione dei minori e a assicurare che le situazioni di pericolo o di abuso vengano tempestivamente segnalate alle autorità competenti, al fine di intervenire prontamente per proteggere i minori coinvolti. Corretto, la segnalazione del sospetto abuso nei confronti di un minore rappresenta un atto obbligatorio, e la mancata segnalazione può configurare un’omissione di atti d’ufficio, come stabilito nell’articolo 328 del codice penale italiano. Le normative che regolano questo obbligo includono diverse leggi volte a garantire la protezione dei minori e a promuovere interventi tempestivi per prevenire o affrontare situazioni di abuso o abbandono: L.698/1975, L.616/1977, L.833/1978: Queste leggi stabiliscono che tutti gli operatori socio-sanitari, nel corso del loro lavoro, devono vigilare e intraprendere azioni a tutela del minore, inclusa l’attivazione delle autorità giudiziarie quando necessario. Questo obbligo si applica a professionisti come medici, psicologi, assistenti sociali e altri operatori del settore sanitario e sociale. L.184/1983, L.149/2001: Secondo queste leggi, tutti i pubblici ufficiali e gli operatori incaricati di pubblico servizio sono tenuti a segnalare all’Autorità Giudiziaria situazioni di abbandono morale o materiale a carico di minori. Questo obbligo coinvolge una vasta gamma di professionisti e funzionari pubblici che possono entrare in contatto con situazioni di rischio per i minori. L. 216/1991: Questa legge stabilisce che le istituzioni scolastiche sono tenute a segnalare all’Autorità Giudiziaria situazioni di grave rischio che coinvolgono i minori. Gli insegnanti e il personale scolastico sono quindi considerati obbligati a segnalare qualsiasi sospetto di abuso o situazione di pericolo per il benessere dei loro studenti. In sintesi, queste normative mirano a garantire che gli operatori socio-sanitari, i pubblici ufficiali, gli insegnanti e altri professionisti che lavorano con i minori siano tenuti a segnalare tempestivamente le situazioni di abuso o abbandono alle autorità competenti, al fine di proteggere efficacemente i diritti e il benessere dei minori. Nella segnalazione di sospetto abuso nei confronti di un minore, è fondamentale esporre in modo chiaro e sintetico gli elementi osservativi che hanno portato al sospetto. Tuttavia, è importante evitare di includere approfondimenti o giudizi sulla presunta veridicità delle affermazioni fatte dal bambino o sulla colpevolezza degli adulti coinvolti. Queste valutazioni devono essere lasciate alla competenza dell’Autorità Giudiziari. La segnalazione dovrebbe concentrarsi sui fatti osservati e sui comportamenti che hanno sollevato il sospetto di abuso o maltrattamento nei confronti del minore. È importante includere informazioni dettagliate, come descrizioni di comportamenti inappropriati o segni di maltrattamento, insieme a eventuali prove tangibili o testimoni oculari. Inoltre, è consigliabile fornire informazioni sul contesto familiare o situazionale del minore, senza però trarre conclusioni precipitose o emettere giudizi sulla situazione. L’obiettivo principale della segnalazione è quello di portare all’attenzione delle autorità competenti i sospetti di abuso o maltrattamento, consentendo loro di condurre un’indagine appropriata e prendere le misure necessarie per proteggere il minore coinvolto.

​Guttae Legis

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