Si conclude, con uno straordinario spettacolo, la Stagione di Prosa 2023/2024 al “Teatro Massimo” di Cagliari, organizzato da CEDAC. Il regista Paolo Valerio, porta in scena, il capolavoro di William Shakespeare “IL MERCANTE DI VENEZIA”, opera che compose alla fine del 1500.
Un degno cast teatrale, per un grande classico shakespeariano. Gli attori interpretano degnamente i vari personaggi. Un opera, che affronta temi etici e sociali, contornati da una grande storia d’amore, tra Bassanio e Porzia. Tutto sembrerebbe scorrere semplicemente, come una classica storia di mercanti, cristiani ed ebrei, ma lentamente diventa tutto complicato, con un finale che sorprende, chi non conosce l’opera di Shakespeare.
Un Cristiano, un esperto mercante di Venezia, Antonio, interpretato da Piergiorgio Fasolo, che chieda un prestito ad un altro mercante, un usuraio del tempo per intenderci, l’Ebreo Shylock, interpretato dal veterano e straordinario Franco Braciaroli. Il mercante chiede in caso di mancato reso,una libbra del corpo di Antonio. Quando poi, quest’ultimo, perde tutto il suo carico, per un avaria delle navi, Shylock pretende la penale. Personaggio. Personaggio losco, ambiguo, ma reso anche ironico e divertente, in questo adattamento teatrale.
Non potendo Antonio, restituire la somma pattuita entro la scadenza, finisce persino, davanti al tribunale di Venezia, presieduto dal Doge, che nonostante faccia intendere, essere contrario a tale mostruosità, è costretto a far rispettare la Legge dello Stato di Venezia.
Shylock, che non si lascia scalfire, è sicuro che avrà la sua libbra di carne e di conseguenza la vita di Antonio. Inoltre, ha subito un furto, da parte della figlia, Jessica che fugge con il Cristiano, Lorenzo. Un grande affronto per lui.
Ma la sorpresa è dietro l’angolo.
Un altro personaggio, Porzia, si finge Dottore in Legge, e sorprendentemente con una grande e degna arringa, capovolge la sentenza. Così, Antonio viene scagionato, perchè Shylock, dovrebbe avere la sua carne, senza versare una sola goccia di sangue. L’Usuraio è costretto a devolvere, metà del suo patrimonio allo Stato veneziano. E Antonio, in cambio, chiede anche che Shylock si converta al Cristianesimo.
Sembra quasi, che i ruoli si scambino, perchè il gentile Antonio, da vittima, non sarà troppo egoista, da pretendere un sacrificio tale?
Daniele Cardia
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