(Adnkronos) – Anitec-Assinform, l'Associazione di Confindustria che rappresenta le principali aziende ICT operanti in Italia, ha presentato il policy paper "Il ruolo del digitale nella gestione delle liste d’attesa", a seguito alla conversione in Legge del Decreto-Legge sulle liste d'attesa alla Camera. Il documento diffuso sottolinea che, nonostante le misure proposte, il potenziale del digitale in sanità non è ancora stato pienamente valorizzato. Il rapporto “Il Digitale in Italia 2024” di Anitec-Assinform, presentato lo scorso 1° luglio, conferma come il digitale sia una componente sempre più cruciale della filiera della salute. Nel 2023, il valore del mercato digitale in sanità ha raggiunto i 2.233,4 miliardi di euro e si prevede che toccherà i 3.220 miliardi entro il 2027, con un tasso di crescita medio annuo del 9,6%.
Le tecnologie digitali possono offrire opportunità significative per ottimizzare sia la domanda che l'offerta di servizi sanitari. Dal lato della domanda, le soluzioni digitali possono supportare i medici di base nella valutazione e nella gestione dei pazienti e allo stesso tempo aumentare la produttività e l'efficienza del sistema sanitario attraverso strumenti come la telemedicina, il teleconsulto e il telemonitoraggio.
Massimo Dal Checco, Presidente di Anitec-Assinform, ha dichiarato: "In un contesto dove la sanità è sempre più digitale e interconnessa, le tecnologie innovative offerte dall’industria ICT rappresentano uno strumento potente per affrontare il problema delle liste d'attesa, offrendo soluzioni innovative sia per il governo della domanda che per il miglioramento dell'offerta di servizi sanitari. La sfida sta nell’introdurre queste tecnologie in modo strategico, integrato e su larga scala, guardando ai processi nel loro insieme per identificare e correggere inefficienze, squilibri e punti critici lungo l'intera catena di erogazione dei servizi sanitari.
" Il documento diffuso da Anintec-Assinform propone l'istituzione di un fondo, per dotare i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di libera scelta, di strumenti digitali per la gestione degli appuntamenti e le prestazioni base di telemedicina e lo sviluppo di un Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE 2.0) aperto e interoperabile. L'implementazione di piattaforme integrate delle liste d'attesa a livello regionale e nazionale, inoltre, favorirebbe una visione d'insieme e una più semplice gestione delle stesse con una riduzione significativa dei tempi d'attesa e garantirebbe, al contempo, un accesso più rapido e equo ai servizi sanitari, rispondendo meglio alle esigenze dei cittadini. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Commenta per primo