
(Adnkronos) – Premiata dal pubblico (oltre 80.000 visitatori), la mostra 'Il Tempo del Futurismo' alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, promossa e sostenuta dal Ministero della Cultura e curata da Gabriele Simongini, è stata prorogata fino al 27 aprile. “A dispetto di tutte le critiche che l’hanno preceduta e accompagnata, la mostra sta andando benissimo. Ha riscosso un enorme successo di pubblico. Abbiamo già oltre 80mila visitatori e – con la proroga – ci sono buone possibilità che raddoppi”, commenta all’Adnkronos Federico Palmaroli, membro del comitato scientifico della mostra che ha anche organizzato alcuni eventi collaterali. Con la proroga, la mostra si rinnova, presentando alcuni nuovi capolavori di fondamentale importanza che si aggiungono eccezionalmente alla ricchissima selezione di opere esposte: lo studio de ‘La città che sale’ di Umberto Boccioni del 1910, ‘Ritmi di oggetti’ di Carlo Carrà del 1911 e ‘Profumo di Luigi Russolo’ del 1910, provenienti dalla Pinacoteca di Brera e dal Mart di Rovereto. In più ci saranno anche 3/4 opere provenienti dai depositi fra cui lo storico e famoso quadro di Prampolini ‘Dinamica dell'azione (Miti dell'azione, Mussolini a cavallo)’, 1939, esposto in molte mostre importanti sul futurismo. “Il curatore Simongini ha fatto un ottimo lavoro", dice Palmaroli. "E’ una mostra che ha vissuto molto di passaparola ed è piaciuta: nel weekend abbiamo una media di 4mila visitatori. Io mi sono occupato di organizzare dei talk di approfondimento e anche questi sono andati bene. Diciamo, quindi, che le critiche feroci sono state rispedite al mittente”. La mostra celebra l’ottantesimo anniversario dalla scomparsa del fondatore del Futurismo, Filippo Tommaso Marinetti, avvenuta il 2 dicembre 1944, esponendo circa 350 opere d’arte oltre a centocinquanta oggetti, tra cui arredi, film, libri e manifesti, insieme a un idrovolante, automobili, motociclette e strumenti scientifici d’epoca, con un’attenzione particolare alla matrice letteraria del movimento marinettiano. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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