«Su di noi
Prima che toccasse terra
Al riverbero del lampione
UNA PALLOTOLA DI CARTA»
Inizia con questi versi “La corsa dietro il vento”, in scena al Teatro Massimo di Cagliarti, da mercoledì 19 gennaio a domenica 21. La pièce diretta da un grande attore italiano, come Gioele Dix (al secolo David Ottolenghi), che vanta tante esperienze teatrali e collaborato con Franco Parenti e Sergio Fantoni, che e diretto da registi come Gabriele Salvatores, Antonio Salines e Andrée Ruth Shammah. Un vero mostro sacro della recitazione italiana. Per l’attore milanese anche diverse partecipazioni cinematografiche, televisive e tanto cabaret. Tra i più noti, l’imitazione di Alberto Tomba per “Mai dire Gol”, ma anche “L’Automobilista incazzato” per le trasmissioni come “Cocco” di Rai due e “Zelig” di Mediaset.
Al suo fianco, un’attrice emergente per il grande pubblico, come Valentina Cardinali, attrice straordinaria, capace di ballare, cantare e passare con estrema disinvoltura dal romano, al milanese, al veneto, al napoletano, al siciliano. Una vera professionista, che ha dimostrato al pubblico cagliaritano, di saper recitare come un’attrice veterana con esperienza decennale.
Un’Opera teatrale ispirata ai meravigliosi racconti, di uno scrittore che ha fatto la storia della letteratura italiana, come Dino Buzzati, con i suoi “Il deserto dei tartari” e “Un Amore”.
I protagonisti, dei racconti, vengono portati in scena da Dix e dalla Cardinali magistralmente, con tutte le loro emozioni e i loro sentimenti. Il tutto, viene ambientato in una immaginaria sartoria, con un più immaginario e poco probabile sarto/sindaco.
Tra i racconti rappresentati dai due attori, ci sono rimasti impressi:
“Una pallottola di carta” con la quale inizia lo spettacolo e che vuole simboleggiare un foglio fatto a pezzi, come se fosse un messaggio come il biglietto dei naufraghi nelle bottiglia.
“Una giacca stregata” nel quale, il protagonista, nella sua nuova giacca, ritrova nella tasca, milioni di banconote. Ma scoprendo poi, alla radio che ad ogni sua banconota, qualcuno nel mondo muore.
E ancora, “La ragazza che precipita” racconta con un grande senso di vertigine, dando la sensazione vera e propria di una dolce, giovane ragazza che si lancia dal grattacielo; poi
il “Quiz all’ergastolo”, nel quale, in un carcere viene consentito una sola volta nella vita agli ergastolani di affacciarsi sul balcone, e parlare al pubblico: se questo applaude il carcerato è libero, ma se dovesse fischiare o urlare di no, allora la pena diventa più drammatica.
Insomma, uno spettacolo che merita di essere visto, perché si ride e si riflette.
Alla fine dello spettacolo, Gioele Dix, attore con notevole esperienza comica, regala al pubblico, se pur per pochi secondi, delle grosse risate, invitandogli ad andare a comprare delle candele da una Onlus seria e non, come quelli che vendono pandori.
Daniele Cardia
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