Ogni Natale, mi piace pubblicare questa Storia vera e che portare a riflettere i potenti del Mondo: Dalla Russia all’Ucraina, da Israele alla Palestina:
‹La Prima guerra mondiale scoppiata nell’estate del 1914 vede proprio a ridosso del Natale dello stesso anno combattimenti durissimi: nelle trincee dei vari fronti i soldati inglesi, francesi e belgi sfidano le mitragliatrici tedesche; il costo in termini di morti e feriti è un numero ancora oggi impronunciabile.
Le ostilità iniziate come quelle di una guerra lampo in breve tempo diventano quelle di una guerra di posizione e logoramento. Si scavano trincee in tutti i fronti europei che distano fra loro solo poche decine di metri: il nemico non solo lo si può vedere ma sentire distintamente. Tra le due prime linee c’è una striscia di terra di nessuno, una distesa di crateri creati dalle esplosioni e di cadaveri insepolti.
I fatti di quel dicembre 1914 non risolveranno la guerra, ma mostreranno cosa accade se due eserciti spontaneamente e improvvisamente incrociano le braccia.
I combattimenti proseguono, la pace sembra essere un miraggio, ma con l’approssimarsi del primo Natale di guerra, tante le richieste per almeno una tregua nel periodo natalizio; anche allora come oggi, è il Papa Benedetto XV che avanza la proposta. Proposta che allora come oggi, resta inascoltata.
Ma dove non arrivano i governi e i comandi supremi arriveranno i soldati che marciscono nel fango delle trincee. La notte della vigilia di Natale, accade qualcosa di incredibile: i soldati tedeschi iniziarono a cantare le loro canzoni natalizie e a mostrare piccole decorazioni natalizie all’interno delle loro trincee. In risposta, i soldati inglesi iniziarono anche loro a cantare canzoni di Natale.
È l’inizio di una tregua spontanea: i combattenti di entrambi i fronti sono stanchi e li accomuna il desiderio di un cessate il fuoco almeno nel giorno di Natale, ricorrenza che accomuna tutti i contendenti. Durante la giornata di Natale, molti soldati si avventurarono fuori dalle trincee, in quella striscia di “terra di nessuno”, per incontrarsi e scambiarsi saluti. I soldati si fecero regali tra loro, sigarette, cibo e piccoli oggetti. Alcuni iniziarono a giocare a calcio tra di loro, creando improvvisati, dei campi da gioco.
La tregua durò solo per il giorno di Natale, e le ostilità ripresero il giorno successivo. La “tregua di Natale” ha lasciato una duratura impressione sulla memoria collettiva, anche grazie alle numerose lettere che i soldati al fronte, protagonisti e testimoni, scriveranno alle famiglie. Questa tregua spontanea diventerà un simbolo di pace e solidarietà anche in seguito, e viene spesso ricordata come un momento di umanità in mezzo alla brutalità della guerra».
Si ricorderanno della “Tregua di Natale” i soldati Ucraini, Russi, Israeliani, Palestinesi e di tutte le guerre in atto? I soldati coinvolti nelle guerre sono i ragazzi che vediamo per strada, ragazzi comuni costretti dai Potenti del mondo ad uccidere uomini, donne, bambini e anziani, innocenti che certo queste guerre non le hanno volute. Forse avrebbero preferito giocare a Tombola durante le feste che a scampare dai bombardamenti›.
Ci auguriamo con tutto in cuore che i governanti, ricordando “La Tregua di Natale” ascoltino il grido forte di Pace che arriva dai loro popoli!
A tutti voi, Buon Natale e Felice Anno Nuovo!
Dainele Cardia
Commenta per primo