(Adnkronos) – Il marchio Vanini nasce nel 2014 con l’obiettivo di dare vita ad una realtà che potesse rappresentare al meglio la dedizione e l’amore della famiglia Agostoni-Vanini per il cacao. Nei suoi primi 10 anni sul mercato, Vanini ha assunto un ruolo da protagonista lungo il percorso che va dal cuore del cacao all’eccellenza del cioccolato e che si è tradotto nel corso degli anni in tavolette, praline e uova di cioccolato, caratterizzati da una materia prima di eccellente qualità declinata di volta in volta attraverso ricette innovative e inaspettate. Icam, azienda produttrice di cioccolato che vanta una storia lunga oltre 75 anni fondata sui valori di sostenibilità e qualità, da sempre si prende cura dell’intera filiera del cacao e delle persone che contribuiscono al suo sviluppo, in linea con la mission dell’azienda, basata sui quattro pilastri Filiera, Persone, Ambiente e Innovazione. Un approccio che parte dal rispetto della materia prima e delle sue origini e che si sviluppa attraverso la selezione di cooperative di coltivatori che, attraverso una relazione forte e duratura con l’azienda, le hanno permesso di portare avanti un impegno costante a strutturare una filiera integrata e rispettosa dei principali criteri di sostenibilità ambientale e sociale. L’approccio dettato dal fondatore Silvio Agostoni e perseguito con i viaggi di Angelo – oggi presidente onorario di Icam – in Africa e in America Latina, ha portato alla scoperta di antichi e straordinari cacao, provenienti da luoghi ancora parzialmente inesplorati come l’Amazzonia peruviana e l’Uganda. I viaggi nelle più remote terre di origine del cacao hanno permesso a Icam di conoscere il territorio e le caratteristiche intrinseche di questa pianta, oltre ad entrare in contatto con le popolazioni locali e con le tecniche di coltivazione tramandate attraverso i secoli, arricchendole nel corso degli anni, con sessioni di formazione atte da una parte a incrementare produttività e qualità dei raccolti e dall’altra, a rendere le piantagioni sempre più rispettose dell’ambiente e della biodiversità locale. Il primo paese che Icam ha approcciato all’inizio della propria storia è il Perù, un’area in cui la coltivazione del cacao ha radici profonde e ben radicate nel passato. In particolare, il cacao amazzonico coltivato nella provincia di Bagua, zona di confine tra Costa Rica e Perù, che è probabilmente il più antico del mondo, coltivato già dal 3000 AC dalla popolazione Mayo-Chincipe per utilizzarlo nella preparazione di bevande. Questo autentico e prezioso cacao ha dato vita a un legame profondo tra l’azienda e alcune delle cooperative di coltivatori locali con cui è attivo da diversi decenni un rapporto di collaborazione e reciproca fiducia che ha di fatto dato vita al brand Vanini e alla sua prima linea di tavolette, Bagua appunto. Una collezione che si è evoluta nel corso degli anni attraverso la creazione di ricette esclusive che sono ancora oggi emblematiche della commistione tra cacao di qualità e inclusioni inaspettate. Spaziando dal Perù al Costa Rica, fino ad arrivare in Repubblica Dominicana, i viaggi di Icam hanno sempre rappresentato la modalità attraverso la quale conoscere un paese e le specificità del suo cacao per poi adottarlo per la produzione di cioccolato, arrivando oggi ad acquistare cacao da 20 paesi tra America Latina e Africa. È proprio in Africa, in particolare in Uganda, che avviene il secondo sodalizio che ha segnato la crescita del brand Vanini e dell’azienda. In Uganda, infatti, nella zona di Bundibugyo, Icam ha scoperto un cacao d’altura dal profilo organolettico intenso e ricco che è diventato l’elemento attorno al quale l’azienda ha sviluppato un progetto di sviluppo del territorio. Con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei piccoli coltivatori di cacao e creare una materia prima di alta qualità, l’azienda ha istituito nel 2010 un centro di raccolta del cacao secondo le più avanzate metodologie di lavorazione, prendendo direttamente in carico la gestione e il controllo delle due delicatissime fasi della fermentazione ed essiccazione. Questo nuovo approccio ha modificato profondamente le modalità con cui i coltivatori lavoravano il cacao, potendo contare da quel momento su un luogo in cui conferire il proprio raccolto, senza rischiare di perderlo o danneggiarlo adottando modalità di lavorazione non adeguate. Oggi il cacao ugandese è un cacao d’altura particolarmente pregiato, apprezzato dal mercato e che viene coltivato e lavorato in loco, garantendo così proprietà organolettiche uniche. Una qualità che è notevolmente migliorata, grazie anche all’impegno di Icam a rendere biologica la coltivazione del cacao di Bundibugyo, che è diventato poi il protagonista della linea di tavolette Vanini Uganda Bio, lanciata nel 2018. Il centro di lavorazione in Uganda è diventato poi Icam Uganda ltd., una vera e propria subsidiary attraverso la quale l’azienda ha messo in atto importanti azioni sul territorio, esportando il proprio bagaglio di conoscenze ed esperienze nel cuore dell’Africa e attivando progetti finalizzati a implementare la formazione sulle tecniche agronomiche più moderne e sostenibili, oltre ad offrire un concreto supporto alle comunità locali attraverso una modalità di approvvigionamento etica del cacao. L’approccio etico di Icam è stato la colonna portante dello sviluppo del brand Vanini in questi 10 anni che non ha mai tralasciato però gli aspetti maggiormente connessi allo sviluppo di ricettazioni che includessero, di fianco alla qualità e profilo organolettico del cacao, anche elementi di piacevolezza e appagamento del palato che ci si aspetta da un brand che produce cioccolato. Questo aspetto maggiormente legato alla golosità ha trovato terreno fertile nelle tendenze sempre più diffuse, in Italia e all’estero, che, pur confermando l’apprezzamento verso proposte con alti solidi di cacao e monorigine, mostrano un crescente interesse per proposte che uniscono l’innovazione di ricettazioni golose e inaspettate alla qualità del cacao. È da questo approccio che l’anno scorso ha visto la nuova linea Tasting Esperience affiancarsi alle due linee monorigine Bagua e Uganda Bio. Quattro tavolette completamente votate a sorprendere per golosità e originalità delle inclusioni, pensate per generare contrasti sensoriali sempre nuovi, in cui i colori del cioccolato (bianco, al caramello, al latte e fondente) diventano protagonisti di un’esperienza di gusto intrigante e golosa. Una linea che ha trovato terreno fertile e che si amplia quest’anno con due ulteriori novità che mirano a raddoppiare l’esperienza: Tasting Experience Double. Due tavolette che, grazie alla presenza di due strati di cioccolato, sono capaci di sorprendere e conquistare, prendendo ispirazione da due dei dessert più famosi e amati al mondo: il Tiramisù e la Cheesecake. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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