(Adnkronos) – “Convogliare tutti i miliardi destinati all’aumento contrattuale del pubblico impiego, attraverso la Legge di bilancio 2024, per adeguare l’indennità di vacanza contrattuale dei dipendenti statali ai parametri previsti dalla legge, perché l’incremento attuale, passato dal modestissimo 1,5% al 6 %, risulta ancora molto al di sotto del costo della vita schizzato in alto nell’ultimo biennio”. A dichiararlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, all’indomani dell’incontro di ieri tra la premier Meloni e le organizzazioni sindacali tra cui la delegazione Cisal a cui fa capo il giovane sindacato rappresentativo dei comparti Istruzione, Università e Ricerca. La richiesta è giunta assieme ai correttivi mirati per la Scuola che sempre l’Anief ha rivendicato chiedendo con forza incrementi di organico, assunzioni dei precari e nuove regole di gestione del personale. Assieme a queste disposizioni, sempre più indispensabili per una migliore organizzazione del sistema scolastico, Anief ha ricordato che a causa dell’avanzare dell’inflazione e il perdurante slittamento del rinnovo contrattuale, ogni docente, Ata ed educatore ha diritto a 4000 euro di arretrati più mille euro per i precari. “La verità – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è che bisogna utilizzare con urgenza, dunque nella manovra di fine anno, i 7 miliardi del rinnovo dei contratti per adeguare l’indennità di vacanza contrattuale ai parametri previsti dalla legge. Infatti, ogni docente, Ata, educatore ha diritto a 4.000 euro di arretrati più mille euro per i precari: il nostro obiettivo è fare recuperare l’anno 2022 e l’applicazione incompleta dell’indennità, ma anche per fare assegnare ai docenti e Ata precari l'assegno di 1.000 euro di arretrati per soddisfare il principio della parità di trattamento”. Il sindacato Anief ricorda che "il recupero dell’inflazione anche dopo l’applicazione dell’indennità di vacanza contrattuale maggiorata non sarà ancora totale, perché l’una tantum per il 2022 non è stata del tutto compensata: per questo partiranno le diffide Anief per tutti i dipendenti della scuola. Inoltre, poiché anche stavolta i precari sono stati discriminati, sono partiti pure i ricorsi per tutti i supplenti che hanno prestato servizio a partire dal 1° gennaio 2022, così da fare loro recuperare fino a 1.000 euro. Fanno ben sperare i tanti esiti positivi prodotti dai giudici negli ultimi tempi: dalla Carta del docente alla ricostruzione della carriera, delle ferie non godute agli scatti stipendiali. Tutti diritti lesi, sui quali sempre più giudici ci stanno dando piena ragione", continua Pacifico. "Tra le altre operazioni da attuare con la manovra, c’è senz’altro il doppio canale di reclutamento per stabilizzare i precari, ma anche l’eliminazione dei vincoli sulla mobilità sul 100% dei posti, la trasformazione dei posti di sostegno in deroga in organico di diritto, la conferma dei ruoli del personale assunto con riserva e integrazioni delle graduatorie dell’ultimo concorso straordinario”, continua. Il leader del giovane sindacato, infine, ha ricordato l’indispensabilità per l’applicazione di “una specifica indennità di sede disagiata, di una finestra per le pensioni per il personale docente sottoposto a burnout e ancora del riscatto gratuito degli anni universitari”, conclude. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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