(Adnkronos) – Le Marche hanno una nuova Casa della Memoria. È entrato a far parte del circuito dell'Associazione Nazionale Case della Memoria il Palazzo Antonelli Castracane Augusti Martines dalle 100 finestre, splendida dimora che si trova a Brugnetto di Trecastelli (Anccona). Situato a una manciata di chilometri da Senigallia, il palazzo nasce come residenza principesca cardinalizia edificata su un Castrum romano del 150 a.C. Divenuto monastero nel secolo XIII, nel secolo XVI fu trasformato in castello per volere dell’antica famiglia dei Conti Antonelli di Gubbio e Pergola. La particolarità del maniero, che nei secoli ha ospitato papi, filosofi e regnanti, sta nella sua forma esteriore solenne e austera in mattoni e pietra d'Istria e nelle straordinarie decorazioni a tempera dei soffitti che gli hanno valso l'appellativo di 'Domus Aurea' delle Marche. Visibili anche le cantine e le grotte di epoca romana. Il palazzo è legato alla memoria del conte Gino Augusti, nonno degli attuali proprietari. Personalità poliedrica del Novecento italiano, grande stratega militare e politico, pluridecorato sul campo con medaglie d'oro, d'argento e di bronzo al Valor Militare nella campagna di Libia, nelle due Guerre Mondiali, podestà di Corinaldo e primo sindaco della liberazione di Trecastelli, il conte Gino ha ospitato nella sua dimora personalità e amici come Winston Churchill, Gabriele D'Annunzio, Francesco Baracca e Ernest Hemingway. Il palazzo ospita, oltre all'Arma di Cavalleria 7 Lancieri di Milano, presieduta dal conte Giovanni Martines Augusti, anche la Casa Museo 'Gino Augusti 900' che raccoglie memorabilia di grandi personalità nazionali e internazionali. Circondato da un parco e un bosco secolare di due ettari, il complesso comprende anche la Chiesa Gentilizia, realizzata nella seconda metà del 1700 dal Vanvitelli e dedicata a San Francesco d’Assisi e Santa Timotea tutt’ora consacrata con indulgenza plenaria e cripta familiare. "Siamo felici dell'ingesso di questo splendido luogo della Memoria all’interno della nostra rete – commenta Adriano Rigoli, presidente dell'Associazione Nazionale Case della Memoria -. Una realtà bellissima e affascinante, non solo per le meraviglie architettoniche e artistiche che custodisce, ma per la sua lunga storia e per essere sede dell’interessante Casa Museo dedicata al conte Gino Augusti". "Con l'ingresso del Palazzo Antonelli Castracane Augusti Martines dalle 100 finestre sale a tre il numero delle Case della Memoria presenti sul suolo marchigiano – aggiunge Marco Capaccioli, vicepresidente dell'Associazione Nazionale Case della Memoria -. Un altro importante passo nel consolidamento della nostra rete museale nazionale, punteggiata di realtà di grande valore e di immenso fascino, che crediamo il pubblico debba scoprire e riscoprire". "Essere entrati a far parte dell'Associazione della case delle memoria dei personaggi illustri italiani – afferma il conte Giovanni Martines Augusti – è motivo d’orgoglio e di grande soddisfazione, sia personale, perché in questi ultimi anni ho dedicato molto tempo agli studi della storia della nostra famiglia e del nostro storico palazzo, sia perché il conte generale Gino Augusti, prima di morire, lasciò una lettera a mia madre in cui si auspicava che un giorno il suo palazzo potesse diventare anche casa museo. Quindi ho assolto a un desiderio di mio nonno che meritava di entrare a pieno titolo nella storia d'Italia". Il maestoso Palazzo Antonelli Castracane Augusti Martines dalle 100 finestre, splendida residenza principesca cardinalizia, edificata su un Castrum romano del 150 a.C. Divenuta monastero nel secolo XIII, nel secolo XVI fu trasformata in castello per volere dell’antica famiglia dei conti Antonelli di Gubbio e Pergola. Nel 1759 il conte Nicola Antonelli, divenuto cardinale sotto Clemente XIII, raddoppiò il castello chiamando da Roma un drappello di famose maestranze artistiche: il Vanvitelli e il suo allievo Andrea Vici per il progetto architettonico, Felice Giani e Francesco Smuglewicz per le decorazioni dei soffitti e parietali, Francesco Mancini, Domenico Corvi, Pompeo Batoni, Carlo Maratta per gli abbellimenti pittorici. La contessa Laurentina Castracane degli Antelminelli, una delle discendenti del grande condottiero Castruccio Castracane, ricevette il palazzo in dote dallo zio, il cardinale Giacomo Antonelli segretario di Stato di Pio IX, per il matrimonio con il conte Augusto Augusti appartenente a una delle più una delle casate più antiche d'Italia. Nel ’900 il palazzo è stato la residenza estiva dei conti Augusti tra cui spiccano tre personalità: il conte Umberto, Grand'Ufficiale di Cavalleria e pluridecorato Generale di Divisione, la pittrice Nori de' Nobili, oggi riconosciuta tra le più importanti artiste italiane del XX secolo, e infine il conte Gino Augusti, nonno degli attuali proprietari. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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