(Adnkronos) – Intelligenza artificiale ed expertise tecnologica di VDA Factory in supporto alla realizzazione di “La belle au bois dormant” la nuova opera immersiva di Giuliana Cunéaz in mostra dal 15 dicembre presso la Casa degli Artisti di Milano. 19 dicembre 2023. Continua l'attività di Var Digital Art by Var Group attraverso la sua Factory nel sostegno alla creatività degli artisti che, utilizzando le possibilità, l'expertise dell'azienda e i suoi strumenti tecnologici, possono realizzare progetti inediti nel rispetto della mission generale di Var Digital Art by Var Group. Il 15 dicembre è stato il turno di “La belle au bois dormant”, opera d’arte immersiva di Giuliana Cunéaz realizzata in collaborazione con la VDA Factory – con la supervisione di Davide Sarchioni – presentata alle ore 19:00 nella mostra collettiva “Visibile/Invisibile. Tecniche della meraviglia”, curata da Francesca Alfano Miglietti alla Casa degli Artisti-Milano.
Var Digital Art by Var Group ha collaborato alla realizzazione dell'opera inedita, concepita dall'artista proprio per essere presentata nell'ambito della mostra collettiva “Visibile/Invisibile. Tecniche della meraviglia”. Il supporto di Var Digital Art alla realizzazione dell’opera è stato l’implementazione dell’aspetto digitale. VDA Factory, nuovo format di Var Digital Art che convoglia l’esperienza, il know-how e le competenze delle business unit per sostenere gli artisti digitali, attraverso la figura di Alice Gubinelli, ha generato delle video animazioni attraverso sistemi di intelligenza artificiale a partire dalle immagini digitali già create, elaborate e fornite dall'artista stessa. Roberto Beragnoli ha assistito Alice Gubinelli di Var Digital Art by Var Group nel realizzare questo progetto. La Factory di Var Digital Art by Var Group è stata attivata e a disposizione dell'artista sotto la supervisione di Davide Sarchioni, in qualità di direttore artistico del progetto Var Digital Art by Var Group. Alla realizzazione dell'opera hanno collaborato Roberto Beragnoli, Stefano Fiorio Sanatana, Alessandro Reani, Alice Gubinelli. “La belle au bois dormant” è un’opera interattiva che consente allo spettatore di avere un'esperienza immersiva attraverso l'uso dell'Intelligenza Artificiale. Sdraiandosi su un letto realizzato dall'artista con l'inserimento di elementi polimaterici che evocano l'universo tecnologico, il visitatore si trova di fronte alla propria visione proiettata su un monitor. L’intento è quello di generare una sensazione di rilassamento, con riferimento a La bella addormentata nel bosco, lasciandosi trasportare in un universo onirico. È il visitatore stesso a innescare il procedimento immersivo scrivendo una frase su un tablet, che viene rielaborata, in base a una serie di input inseriti da Giuliana Cunéaz per mezzo dell'Intelligenza Artificiale, in grado poi di materializzare le emozioni del visitatore. Giuliana Cunéaz utilizza come porta d’accesso al nostro immaginario il mondo nanomolecolare. Sono proprio le recenti scoperte scientifiche e l’opportunità di entrare in contatto con la parte infinitesimale della materia, gli elementi utilizzati per creare nature multiple, in perenne metamorfosi, che ampliano la sfera della conoscenza. “Utilizzando le immagini scientifiche, ho visitato boschi, fiori e pulviscoli meravigliosi che ho, poi, ricreato attraverso la modellazione e l’animazione 3D,” spiega l’artista. Giuliana Cunéaz (Aosta 1959), vive e lavora a Milano. Dall'inizio del 2000 realizza i suoi lavori in CGI. Nel 2004 è stata tra le prime artiste a utilizzare il 3D nell'ambito di una ricerca dove scienza e tecnologie rappresentano i suoi principali ambiti d'indagine. Le sue sperimentazioni coniugano la componente virtuale con quella materica e sono molti i lavori plastici che si sviluppano intorno a differenti ambiti di ricerca. Negli ultimi anni l'immersività ha assunto un aspetto preponderante come dimostra la sua videoinstallazione I Cercatori di Luce (2021) che prevede specifici riferimenti a performance, cinema, danza e teatro. Tra le manifestazioni a cui ha partecipato vanno segnalate: Biennale di San Paolo, Tina B. di Praga, Biennale di Siviglia Youniverse, Anteprima Torino nell’ambito della Quadriennale di Roma, Project Daejeon, Biennale Light Art di Mantova. Molti i luoghi che hanno ospitato le sue opere come: Museo Revoltella, Trieste; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Museo Pecci, Prato; Castello Ursino, Catania; Museo Riso, Palermo; Università La Sapienza e Macro Testaccio, Roma; Castello Gamba, Châtillon; Gallerie d’Italia e La Triennale, Milano; Museo d’Arte, Lugano, Museo di Storia Naturale, Verona, Fondazione Palazzo Albizzini, Collezione Burri, Città di Castello e il Museo Puškin di Mosca attraverso un progetto online. Nel 2022 il MEET Digital Center di Milano ha ospitato la mostra personale C’è tanto spazio laggiù in fondo, un progetto espositivo e immersivo. “La belle au bois dormant” è stata presentata alla mostra “Visibile/Invisibile. Tecniche della Meraviglia” a cura di Francesca Alfano Miglietti. La mostra vede protagonisti i sei giovani artisti Florentin Aisslinger, Lan Gao, Olmo Gasperini, Marco Paganini, Dario Pruonto e Alessia Rosato e i tre artisti tutor internazionali Cesare Fullone, Antonio Marras e la stessa Giuliana Cunéaz, che hanno preso parte alla residenza iniziata a settembre negli atelier di Casa degli Artisti. Le opere in mostra nascono da una naturale voglia di lasciarsi incantare da ciò che ci circonda attraverso il “tentativo di dare forma all’invisibile”. Il fil rouge della mostra è proprio la meraviglia, per lasciare il desiderio dell’ignoto e per immergersi nel rischio di trovare il coraggio di restare con lo sguardo per sempre rivolto verso lo stupore. Una produzione di Casa degli Artisti, Associazione Atelier Spazio Xpò, con la collaborazione di: Litoart, Var Digital Art by Var Group, Agenziax, Feudi Di San Gregorio, SK8 CREW, Degustazione ristoro e dispensa e Issues Production. —immediapress/cultura-tempo-liberowebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Be the first to comment