(Adnkronos) – In occasione della Giornata mondiale dell'igiene mestruale che ricorre il 28 maggio, Lines ha voluto analizzare, con un sondaggio su donne e uomini italiani tra i 18 e i 35 anni, alcuni aspetti della prevenzione ginecologica e delle mestruazioni ancora poco affrontati, come la sindrome premestruale, sia da un punto di vista fisico che emozionale, cogliendone il duplice vissuto femminile e maschile. Se gli italiani sono consapevoli dell'importanza di fare prevenzione, per quanto riguarda quella ginecologica le donne sono rimandate a settembre: i risultati della ricerca fanno emergere che il 61% non fa prevenzione regolare (almeno una volta l'anno). Nello specifico, il 25% ricorre al consulto solo in caso di emergenza e il 17% non ha mai fatto una visita. Questa mancanza di consapevolezza rispetto all'importanza di prevenzione e controllo del proprio stato di salute intimo – riporta una nota – è ancora più critico nelle ragazze dai 18 ai 24 anni. Infatti, circa il 70% non fa regolare prevenzione, con una percentuale di coloro che non ne hanno mai fatta che raggiunge il 26%, rispetto a un 8% nelle donne 25-35 anni. La visita ginecologica può essere percepita come una invasione della sfera intima e personale femminile che presuppone una profonda conoscenza e accettazione di sé e delle proprie 'fragilità'. Ecco perché parlare di questo tema in modo attivo e costante è quanto mai importante per rendere le donne sempre più consapevoli del proprio corpo, dei cambiamenti che avvengono prima e durante il ciclo mestruale e della necessità di abbattere quegli stereotipi che ruotano sul tema. Uno scenario confermato anche dai risultati del sondaggio nell'ambito del vissuto della sindrome premestruale, di cui soffre l'80% delle donne. Il 70% delle donne – indica l'indagine – pur percependo in maniera evidente i sintomi fisici e psicologici della sindrome premestruale, li minimizza e dichiara di non cambiare il proprio stile di vita per aderire a un modello di donna che dev'essere perfetta: "Il ciclo non deve cambiare il mio stile di vita". Viceversa – rileva il sondaggio – il 70% degli uomini considera la sindrome premestruale una causa scatenante dei problemi di tipo relazionale delle donne, perché ne condiziona negativamente la vita sociale sia con il partner che con gli amici. Il 42% dichiara un aumento delle liti, il 30% una riduzione della vita sociale e il 27% un calo del desiderio sessuale. Un dato che conferma ancora una volta lo stereotipo della donna soggetta a sbalzi di umore e irritabilità. Solo il 30% delle donne asseconda invece lo stato emotivo e fisico, rallentando i ritmi (17%) e mangiando di più (13%). In particolare, è la generazione Z a risultare quella più sensibile rispetto ai temi della relazione con il proprio corpo, vivendo i sintomi della sindrome premestruale in maniera più intensa sia a livello fisico – con ai primi posti dolore al basso ventre (71% del campione), stanchezza (66%) e gonfiore (62%) – sia a livello psicologico, con sbalzi d'umore (74% del campione) e fame (58%) incontrollabili. Dalla ricerca emerge con chiarezza da parte delle donne un bisogno diffuso di maggiori informazioni e consigli in merito agli aspetti emotivi, fisici e nutrizionali legati alla cura della propria salute, sia durante il periodo mestruale che nei momenti precedenti. Per questo Lines ha deciso di lanciare nelle prossime settimane una App che, oltre al monitoraggio delle diverse fasi del ciclo mestruale, offrirà consigli sul ciclo e più in generale sul mondo femminile, e la possibilità di contattare direttamente una ginecologa, il tutto in maniera completamente gratuita. "Ci impegniamo da sempre affinché le donne possano sentirsi libere e stare bene con se stesse, ogni giorno: l'App My Lines nasce come ulteriore passo in questa direzione – ha dichiarato Ione Volpe, FemCare & AdultCare Marketing Director – Crediamo che le donne potranno ritrovare in questa App un'alleata in grado di supportarle in tutte le fasi del ciclo mestruale, attraverso informazioni e servizi utili e con una user-experience facile, divertente e personalizzata". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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