Si è conclusa ieri sera all’Arena Mirastelle la 1ª edizione del Festival letterario Carta Carbonia

Bilancio molto positivo per la manifestazione: pubblico numeroso e grandi emozioni

Festival Letterario CARTA CARBONIA (Foto Ufficio Stampa)
Festival Letterario CARTA CARBONIA (Foto Ufficio Stampa)

Tanto pubblico, interesse per i temi portati dagli autori con le loro opere,

momenti di socializzazione e grandi emozioni. Si è conclusa ieri sera con un bilancio molto

positivo, nel suggestivo scenario dell’Arena Mirastelle, la 1a edizione del Festival letterario

Carta Carbonia, promosso dal Comune, con il sostegno della Regione Sardegna, assessorato

Pubblica istruzione, Sport e Spettacolo, della Fondazione di Sardegna e del Parco Geominerario,

Storico e Ambientale della Sardegna, e il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti

Locali per le attività culturali e di spettacolo.

La manifestazione, che ha avuto la direzione artistica di Giovanni Follesa, ha proposto un

programma eterogeneo fra letteratura, presentazioni, reading, momenti di intrattenimento

musicale e degustazioni enogastronomiche di prodotti locali.

 

“È stata una scommessa vinta – ha dichiarato il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu -, un punto

di partenza per le prossime stagioni. Abbiamo preannunciato che l’anno prossimo, nelle stesse

giornate di quest’anno, prevediamo di realizzare il Festival numero due, che poi sarà il

numero uno, visto che questo del 2024 l’abbiamo identificato un po’ come il numero zero”.

“Anticiperemo di una settimana una scuola di scrittura, e proveremo a costruire come contorno

finale un lavoro fatto con le professionalità della città finalizzato alla realizzazione di audiolibri e

podcast, così da poterlo rendere ancora più inclusivo di quest’edizione. La sollecitazione è

emersa anche dalla presenza nelle serate di cittadini non vedenti che hanno manifestato

contentezza per l’appuntamento, molto apprezzato per i temi proposti”.

“Da parte mia, dell’assessora alla Cultura Giorgia Meli e di tutta l’amministrazione ci teniamo a

ringraziare tutte le professionalità che hanno contribuito a realizzare al meglio questa

edizione zero nonostante il pochissimo tempo a disposizione, quindi sia l’Associazione enti

locali per le attività culturali e di spettacolo, sia i singoli professionisti che hanno collaborato per la

buona riuscita del Festival”.

 

Le tre serate

 

La terza e conclusiva serata della 1a edizione del Festival letterario Carta Carbonia è stata

aperta, come le precedenti, dal momento aperitivo, con le bontà culinarie e i drink del servizio

catering curato da “Il nuovo caffè del portico”, disponibili per il pubblico al costo di 15 euro.

L’animazione è stata affidata alla bella voce di Martina Garau, che ha scaldato il pubblico

esibendosi accompagnata alla chitarra da Gianluca Tozzi.

Il primo ospite letterario della serata è stato Valerio La Martire, con il suo romanzo “Stranizza”,

edito da Rizzoli – collana BUR. Il giovane scrittore romano, dialogando con Marco Corrias, ha

portato sul palco, con la sua trasposizione letteraria del delitto di Giarre, il tema dei diritti LGBT.

Attraverso la sua sensibilità e le sue doti comunicative, l’autore è riuscito a coinvolgere il pubblico

trasmettendo emozioni e suscitando grande interesse per la tematica trattata.

Dopo di lui è toccato a Caterina Bonvicini presentare il suo romanzo autobiografico “Molto

molto tanto bene”, edito da Einaudi. La scrittrice, dialogando anche lei con Marco Corrias, ha

affrontato il tema del dramma dell’emigrazione. Il libro nasce infatti da una storia vera a bordo di

una nave Ong.

Un altro momento particolarmente coinvolgente della serata, che ha regalato emozioni al

pubblico, è stato quello del reading letterario conclusivo “Sette bambine ebree”. La lettura,

tratta dai testi di Caryl Churchill, pluripremiata drammaturga inglese, è stata curata da Agnese

Fois con le musiche di Luca Spanu e ha affrontato il tema caldissimo della Shoa e della

situazione arabo-israeliana.

 

Per la vendita dei libri e i firma copie era presente, come in tutte le serate, la libreria Lilith.

 

Sabato sera, la seconda serata è stata aperta durante il momento aperitivo dal Dj set e

percussioni “Origins” di Ricky Em feat Andrea Tuveri. La prima ospite è stata Laura Sgrò,

una delle legali della famiglia Orlandi, che, in dialogo con Francesca Spanu, ha presentato

“Cercando Emanuela”, edito da Rizzoli. L’autrice ha coinvolto particolarmente il pubblico

raccontando alcuni momenti della ricerca di Emanuela, scomparsa il 22 giugno 1983, accanto al

fratello Pietro, e ha analizzando le nuove indagini sul ruolo avuto dal Vaticano.

 

Dopo di lei è salita sul palco dell’Arena Mirastelle Tiziana Ferrario. La giornalista ha dialogatocon

Aurora Cacciapuoti e ha parlato del suo romanzo “Cenere”, edito da Fuoriscena, e ambientato

nella Milano del 1898. L’autrice, attraverso le vicende di due bambine, Giovannina e Mariuccia,

ha fatto una fotografia, uno spaccato del capoluogo lombardo negli anni della rivoluzione

industriale e dell’ascesa del socialismo, ponendo in evidenza il ruolo di primo piano e la

condizione delle donne.

 

Molto coinvolgente e apprezzato dal pubblico è stato anche il momento musicale conclusivo,

“Sulle onde di Marconi”, un progetto sviluppato dal sassofonista nuorese Gavino Murgia che

si propone di omaggiare la creatività italiana, congiuntamente alla valorizzazione della bellezza

naturale e artistica del Paese.

 

Ad ispirare il musicista è la figura di Guglielmo Marconi e la sua inventiva unica che trasformò

per sempre il modo di comunicare. Tutti i brani eseguiti sono inediti e composti ed arrangiati da

Gavino Murgia (sassofoni). Con lui erano presenti sul palco Fabio Giachino (piano e tastiere),

Salvatore Maiore (contrabbasso) e Daniele Russo (batteria). Di Marco Spiga la voce narrante.

 

La 1a edizione del Festival letterario Carta Carbonia è stata inaugurata la sera di venerdì 26

luglio. L’aperitivo culturale è stato arricchito dalla presenza di Roberto Ziranu, che ha allestito

per l’occasione una piccola mostra delle sue opere in ferro. L’artista ha dialogato con il

pubblico e parlato del libro autobiografico “Anima ferrosa”, che racconta 50 anni della sua vita,

del suo lavoro e delle sue mostre e dialogherà con il pubblico.

 

Successivamente, davanti ad un pubblico numeroso, introdotti dal direttore artistico del

Festival, Giovanni Follesa, si sono alternati sul grande palco allestito sotto al maxischermo gli

autori Paolo Restuccia con l’avvincente thriller “Il sorriso di chi ha vinto” (edito da Arkadia) e,

Federico Palmaroli con l’irriverenza e la satira sferzante de “Er pugno se fa co la destra o co

la sinistra?” – #lepiùbellefrasidiosho (edito da Rizzoli). Entrambi hanno dialogato con Andrea

Fulgheri.

 

A chiudere la prima serata del Festival è stato un momento particolarmente emozionante, il

reading”Difficili gli amori”, una lettura scenica musicata dedicata a Italo Calvino. Michela

Atzeni, voce recitante, e Francesca Viero, che ha suonato oboe e corno inglese, hanno

guidato il pubblico a scoprire pagine poco note del celebre scrittore, che rivelano, fra gli altri

aspetti, la sua grande ironia.

Attraverso i contributi testuali tratti dai capolavori di Calvino, lo spettacolo ha invitato il pubblico

a esplorare i labirinti dell’esistenza umana. La scelta musicale ha aiutato a creare un filo

conduttore che lega in un unicum parola e musica.

 

Informazioni su Daniele Cardia 324 Articoli
Giornalista Pubblicista - Direttore "MediaPress24" Scrivo per "Angeli Press" - "Cagliari Live Magazine" e con "Il Punto Sociale" Collaboro con "Opificio Innova, le WebTv: "MATEX Tv" e "ManiaTv" Vincitore dei Premi "USSI SARDEGNA 2022" Ho collaborato con l'emittente tv locale "Uno4" Nel 2017 ho scritto il libro: "Una storia qualunque... Barcollo ma non mollo"

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