(Adnkronos) – Mohamed Lamine Saida, in arte Simba La Rue, torna in carcere dopo la richiesta della procura generale di Milano di chiedere l'aggravamento dei domiciliari. Già condannato a più di sei anni, il trapper – difeso dall'avvocato Niccolò Vecchioni – ha violato le prescrizioni che prevedevano la permanenza in casa nelle ore serali e notturne. Da quanto emerso dalla questura, lo scorso 12 marzo era – insieme ad altri amici – al kartodromo di Rozzano dove ha perso il controllo di un'auto di grossa cilindrata, finendo la sua corsa contro un palo prima di darsi alla fuga. Per la terza sezione della corte d'Appello di Milano, "le reiterate violazioni, anche per la gravità delle stesse, rivelano la totale incapacità di autocontrollo dell'imputato", e considerato anche la sentenza (appellata) l'unica misura possibile è il carcere. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Articoli correlati
Cinieri (Fondazione Aiom): “Fondamentale accettazione del trattamento”
(Adnkronos) – "L'accettazione del trattamento è fondamentale non soltanto per il risultato della cura, ma anche perché il paziente sia predisposto a fare il trattamento antitumorale. Sono cure che durano spesso anni". In questo tempo […]
M5S, Grillo: “A ottobre vi troverete davanti a un bivio, costretti a scegliere”
(Adnkronos) – "Ormai è chiaro come il sole: a ottobre vi troverete davanti a un bivio, costretti a scegliere tra due visioni opposte di cosa debba essere il Movimento 5 Stelle. La prima è di […]
Morire in Ucraina? Conviene più che avere un futuro: in Russia è ‘deathonomics’
(Adnkronos) – La guerra tra Russia e Ucraina non è più solo una questione politica, di sicurezza o ideologica. Ma un vantaggio economico per i russi. "Andare al fronte ed essere uccisi dopo un anno […]
Commenta per primo