SIMONE BARLAAM: il Gigante del Nuoto Paralimpico

Il Nuoto è la mia Vita. Straordinario alle Paralimpiadi Parigi

Simone Barlaam (Foto di Simone Ferraro , per gentile concessione del CIP)
Simone Barlaam (Foto di Simone Ferraro , per gentile concessione del CIP)

Simone Barlaam, 24 anni, nato a Milano, è uno dei migliori atleti paralimpici della storia dello sport italiano. Grande Nuotatore Paralimpico Italiano, ha vinto ben quattro medaglie d’oro (50 metri stile libero, 100 metri farfalla e staffetta 4×100 stile ) tra  Tokyo 2020/2021 e Parigi 2024. È diciannove volte campione del mondo, dodici volte campione europeo, primatista mondiale nei 50, 100 e 200 m stile libero, nei 50 e 100 m dorso e nei 50 m farfalla categoria S9. Un vero Leader in piscina. 

Quale di tutte queste medaglie, ricordi con più affetto e perché?

«Quella della Staffetta 4×100 stile dell’ultima Paralimpiade di Parigi, è stata molto speciale, perché era l’ultima gara del Nuoto, l’ultima gara dell’Italia: vincere l’Oro, stabilire il Record del Mondo con i compagni di squadra, è stato molto emozionante. Come è stato speciale il primo Mondiale vinto in Messico nel 2017, dedicato al mio  nonno paterno che  ci aveva appena lasciati. Sono stati tanti i momenti speciali».

Che significato hanno le medaglie vinte a Parigi,?

«Ogni medaglia ha un significato diverso. A Parigi è stato molto bello, per me è stata la prima volta che nuotavo in uno stadio con gli spalti sempre pieni di gente, sold out da mattina a sera. C’era tutta la mia Famiglia, i miei affetti, è stata una cosa meravigliosa». 

Hai qualche rimpianto per questa Paralimpiade parigina?

«No, nessun rimpianto.  È stata una grande settimana, di grandi performance sia mie, sia dei miei compagni di squadra. I 100 Dorso mi hanno forse lasciato un po’ l’amaro in bocca, ma comunque è stata una settimana fantastica».

Che cos’è il Nuoto, per Simone Barlaam?

«Il Nuoto è la mia Vita, mi ha aiutato ad essere quello che sono adesso, mi ha fatto conoscere tante persone e non potrei farne a meno. Non sarà tutto, ma per me tanta parte della mia vita».

 

Durante  queste ultime Paralimpiadi, abbiano apprezzato il tuo bel sorriso e la tua gioia. Che cosa si prova ad aver trasmesso quest’emozione a tante persone?

«Ti scalda il cuore, ti riempie d’orgoglio, condividere momenti speciali per te,  anche con altre persone, ti rende te stesso».

Perché sei un Atleta Paralimpico?

«Sono un’Atleta con Disabilità. L’ipoplasia congenita del femore destro, mi ha reso una gamba più corta dell’altra. Da piccolo ho subito molti interventi chirurgici ma la gamba era molto debole e fragile. Il Nuoto e l’acqua sono stati fondamentali, mi hanno evitato che il femore si fratturasse»

A chi soffre e vive situazioni come la tua, quale messaggio vorresti lanciare?

«Aprirsi con il prossimo, non nascondersi, e chiedere aiuto se si ha bisogno» .

Vorresti dedicare le tue medaglie, a qualcuno?

«Le dedico a me stesso, e a tutte le persone che hanno lavorato per me: hanno contribuito a far in modo che io le vincessi, anche se non sono mai entrati in vasca. A tutti coloro che mi hanno dato la forza per arrivare dove sono arrivato, la mia Famiglia, la mia squadra, a tutti quanti». 

Grazie a Simone Barlaam, di essere stato con noi.

 

Daniele Cardia

Informazioni su Daniele Cardia 324 Articoli
Giornalista Pubblicista - Direttore "MediaPress24" Scrivo per "Angeli Press" - "Cagliari Live Magazine" e con "Il Punto Sociale" Collaboro con "Opificio Innova, le WebTv: "MATEX Tv" e "ManiaTv" Vincitore dei Premi "USSI SARDEGNA 2022" Ho collaborato con l'emittente tv locale "Uno4" Nel 2017 ho scritto il libro: "Una storia qualunque... Barcollo ma non mollo"

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