(Adnkronos) – A partire dal 1 gennaio “2025 le bottiglie per bevande in PET” dovranno contenere “almeno il 25% di plastica riciclata. Questa scadenza cambia radicalmente quello che è stato l'approccio finora alla riciclabilità e a quella che è la politica industriale. Siamo partiti da lontano, con quella che era una volontà dell'Europa di raccogliere di più, soprattutto partendo dagli imballaggi. Poi ci siamo resi conto che la raccolta in quanto tale era poco funzionale al raggiungimento dell'obiettivo, ovvero preservare la materia per ulteriori e nuove opportunità di applicazione, visto che le risorse del pianeta sono finite. Quindi si è passati a quella che è la dinamica del riciclo, non più raccogliere per raccogliere ma raccogliere per riciclare”. Così Corrado Dentis presidente di Coripet, il consorzio per la raccolta e il riciclo delle bottiglie in PET, intervenendo all’appuntamento di Adnkronos Q&A ‘Le nuove strade della sostenibilità’ presso il Palazzo dell’Informazione. “L'evoluzione di questo passaggio” è stata la Direttiva SUP per la plastica monouso, "una legge che vieta l'uso di piatti, bicchieri, forchette in plastica e mette veramente in atto una vera politica industriale nel mondo del riciclo”. La norma in arrivo dal 1° gennaio 2025 “sarà il primo passo di un cammino lungo che porterà al 2030 all'obbligo del 30% per andare ancora più in là al 2040 con l'obbligo del 65% di Pet riciclato adatto alla produzione". Così – aggiunge – "prende consistenza vera quello che è il modello industriale preconizzato da Coripet e che vogliamo quindi trasporre a tutta la nostra filiera in modo tale che il settore del beverage, produttori di acqua e di bibite, possa ottemperare a quelli che sono gli obblighi normativi". —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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