Syria, sul palco il tributo a Gabriella Ferri scritto con Pino Strabioli

(Adnkronos) – "Tutto parte da Gabriella Ferri. Una domanda che le veniva posta spesso, 'perché non canti più', dà il titolo allo spettacolo, scritto da Pino Strabioli e un po' da me, con la supervisione del figlio della cantante, Seva, perché sentivamo l'urgenza di raccontare una Gabriella inedita, diversa. Dopo la sua morte sono state fatte tante cose ma sentivo il dovere di chiedere l'ufficialità di questa storia da narrare". A parlare con l'Adnkronos è Cecilia Syria Cipressi, che racconta il concerto spettacolo 'Perché non canti più' dedicato a Gabriella Ferri, con la regia di Pino Strabioli che sarà in scena a Roma, al teatro Garbatella il 15, il 16 e il 17 marzo. Ideato da Pino Strabioli e Cecilia Syria Cipressi, lo show vede la direzione musicale e chitarra classica di Massimo Germini, tastiere e fisarmonica di Josè Orlando Luciano e la supervisione di Seva Borzak. "La storia parte da una valigia rossa regalata da Seva, dopo la morte della madre, a Pino Strabioli, suo grande amico. Lui da quella valigia ha nel tempo iniziato a tirare fuori appunti, scarabocchi, disegni e diari. Tutto è stato riportato in un libro da cui emerge una Gabriella speciale, non conosciuta, che ha fatto capire che aveva ancora molto da dire. Mio marito mi ha fatto leggere il libro e mi ha suggerito di buttarmi, e da lì è nata l'idea", spiega Syria.  "Una cosa fondamentale: non imiterò Gabriella Ferri – dice la cantante – ci sarà un racconto fatto di musica e parole, leggerò qualche suo racconto, canterò". Che ritratto viene fuori dell'artista icona della musica romana? "La parte divertente, ironica ma anche malinconica, una grande nonna, attaccata alla fede, una grande mamma", rivela Syria. "In scena cerco di raccontarla il più possibile, grazie al racconto di Pino Strabioli e del figlio. Mi metto al servizio, e l'invito che faccio al pubblico è di continuare ad ascoltare la sua musica una volta tornato a casa".  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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