(Adnkronos) – 20 settembre 2024 – Altroconsumo ha condotto un test che ha coinvolto diversi purificatori d’aria
per aiutare i consumatori nella scelta del prodotto che maggiormente si adatta alle proprie necessità. I purificatori d’aria, infatti, aiutano a ridurre il livello di inquinamento dell’area presente all’interno delle abitazioni; tuttavia, non sono la soluzione al problema. Infatti, dai test condotti dall’Organizzazione è emerso che l'utilizzo di un purificatore d'aria in casa può ridurre il numero di inquinanti nell'aria (polvere, polline o particelle di fumo) e anche alcuni inquinanti gassosi. Ma il dispositivo non sarà in grado di purificare l'aria in tutta la casa. Il suo raggio d'azione sarà limitato alla stanza in cui si trova, più o meno grande in base alla potenza di aspirazione del purificatore. Ma, se si è impossibilitati ad aprire le finestre, a causa della scarsa qualità dell’aria esterna o perché si soffre di raffreddore da fieno (l'apertura delle finestre permette al polline di entrare), in questi casi un purificatore d'aria può essere un buon investimento. Perché, contrariamente a quanto si possa pensare, la qualità dell'aria interna alla propria casa può essere tanto inquinata quanto quella esterna a causa di varie attività come cucinare, fare bricolage, lavare, decorare, imbiancare. Nel momento della scelta è quindi necessario prendere in considerazione, tra le altre, le motivazioni per le quali acquistarlo e la superficie della stanza nella quale il purificatore sarà installato. Per ottenere un buon risultato, infatti, è fondamentale selezionare un dispositivo adatto alla superficie della stanza nella quale sarà utilizzato. Esistono, infatti, purificatori d’aria adatti a tutte le superfici, dalle più piccole (pochi metri quadrati) alle più grandi (più di 100 m²). Inoltre, un purificatore d'aria è progettato per funzionare per diverse ore, il che può generare un certo rumore. Al minimo, alcuni purificatori d'aria sono appena udibili. Ma impostati a intensità elevata, alcuni possono produrre un rumore più intenso. Dai test condotti, il valore medio è stato di circa 50 dB, che è il livello di rumore di una discussione. Alcuni dispositivi offrono anche funzionalità aggiuntive, da considerare nel momento dell’acquisto. Molti modelli sono infatti dotati di sensori di qualità dell'aria e di una modalità automatica. Rilevano le sostanze inquinanti e si accendono se necessario. Ad esempio, se all’interno di una stanza viene spruzzato un deodorante il dispositivo rileverà un cambiamento nella qualità dell'aria e si regolerà di conseguenza. Molto diffusa è anche la funzione timer. Alcuni purificatori d'aria mettono a disposizione un'app che consente di ricevere informazioni dettagliate tramite lo smartphone, anche quando il filtro deve essere sostituito. Ma alcune app fanno un ulteriore passo avanti e forniscono informazioni più approfondite come i livelli di qualità dell'aria interna alla casa, i cambiamenti della qualità dell'aria nel tempo o i rapporti sulla qualità dell'aria esterna. —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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