“Tziu Lai” ha la “pelle dura”. Antonello Lai, uno dei giornalisti sardi più conosciuti e più amati, soprattutto dalla gente comune (titolo di merito), sta affrontando una delle battaglie più difficili della sua Vita. Ma lui, che da più di quarant’anni è il giornalista della gente comune, di chi ha sempre avuto bisogno di aiuto, lui il nostro “Tziu Lai”, non si arrende e non si arrenderà mai. Ha aiutato tanti bisognosi di un tetto, Famiglie intere di senza tetto ad ottenere una casa; ha portato e regalato buste della spesa, a chi non se lo poteva permettere. Ha restituito Dignità a chi pensava di averla persa.
Nonostante questo “placcaggio”, per usare termini della pallacanestro che lui ama, Tziu Lai tornerà a fare canestri da tre.
Spesso una parte di Cagliari l’ha criticato, forse per il suo modo di fare diretto, senza filtri ipocriti.
Ma io che lo conosco da quasi dieci anni, ed è stato ed è, per me il mio mentore, è un Grande Amico: posso solo dire a queste persone così giudicanti che si sbagliano. Questo è fare Giornalismo, un Giornalismo Utile. Dare voce a chi non ha voce.
Se dopo trent’anni dalla sua prima intervista a “Motoretta”, un senzatetto cagliaritano ben conosciuto, Tziu Lai ogni settimana continua a rifornirlo non solo di viveri ma di qualsiasi altra forma di aiuto possa necessitare, ecco questo fa di Antonello un Uomo buono.
Ora il suo cuore ha fatto i capricci, ma io che sono credente, sono sicuro che il buon Dio continuerà a guidare i bravissimi medici e chirurghi che lo curano. L’Amore della sua Famiglia, e dei suoi cari, lo aiuterà a tornare quello di prima, sempre sul pezzo per chi ha bisogno.
“Dai Tziu” continua a lottare!
Daniele Cardia
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