Un Premio Giornalistico nella memoria di Almerigo Grilz

Foto di Daniele Cardia
Almerigo Grilz

Almerigo Grilz, è nato a Trieste nel maggio del 1953, fu un giornalista ed inviato di guerra. Fondò, con gli amici Micalessin e Biroslavo, l’Agenzia di Stampa “Albatross”. Fu un apprezzato fotoreporter freelance.

Almerigo Grilz è stato testimone di tutti i fronti di guerra dalla fine degli anni ’70 alla morte: dall’intervento dell’Unione Sovietica, in sostegno dell’Afghanistan, all’invasione Israeliana del Libano e alla Guerra Civile a Beirut, dalla guerriglia anti-comunista contro il presidente etiope e al conflitto in Mozambico, nel quale il 9 maggio del 1987, mentre con una cinepresa stava documentando una cruenta battaglia fra i miliziani anticomunisti, finanziati dal Sudafrica segregazionista, e i fedeli al governo in carica, morì colpito da un “proiettile vagante”. I suoi resti furono sepolti nei pressi del luogo dove trovò la morte. Fu il primo giornalista italiano, a cadere in un teatro di guerra. Il suo nome è molto più noto all’Estero, in Italia se ne parla poco, è praticamente sconosciuto, forse a causa delle sue militanze politiche giovanili.

Lo scorso maggio avrebbe compiuto 70 anni, in quell’occasione è stato istituito Il “Premio Giornalistico”, in sua memoria, rivolto ai giovani giornalisti inviati di guerra, e promosso dal Centro Studi “Primo Articolo”.

Il Premio è stato presentato, dopo Trieste e Milano, anche a Cagliari, giovedì 30 novembre, presso l’ ”Opificio Innova”, in occasione del “Festival Culturale Ideario”. Il Presidente della Giuria in collegamento, Toni Capuozzo, noto giornalista Mediaset, ha detto:

«Sarà già una battaglia difficile, quella di portare la piena titolarità del Premio, nel nostro Paese, perché il giornalismo ha un debito verso di lui. Ancora oggi, esiste, una sorta di pregiudizio. Insieme a Gian Micalessin e Fausto Biroslavo abbiamo sempre chiesto all’Associazione della Stampa, che nella lapide all’ingresso, anche il suo nome venisse inserito, tra i giornalisti caduti in prima linea».

Anche Gian Micalessin compone la giuria e dice che «Solitamente l’Ordine dei Giornalisti, manda sempre un suo Rappresentante, in queste occasioni. Ma io non vedo nessuno». La serata continua, con lo stesso, che ricorda piacevoli aneddoti della loro amicizia lavorativa.

Daniele Cardia

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Giornalista Pubblicista - Direttore "MediaPress24" Scrivo per "Angeli Press" - "Cagliari Live Magazine" e con "Il Punto Sociale" Collaboro con "Opificio Innova, le WebTv: "MATEX Tv" e "ManiaTv" Vincitore dei Premi "USSI SARDEGNA 2022" Ho collaborato con l'emittente tv locale "Uno4" Nel 2017 ho scritto il libro: "Una storia qualunque... Barcollo ma non mollo"

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